Andrea Tarquini, la Repubblica 12/5/2009, 12 maggio 2009
IL PRIMATO DELLA GERMANIA DOVE IL RECUPERO E’ BUSINESS
L´energia risparmiata basterebbe a sfornare pane per tre anni
Si comincia a imparare dalla scuola materna e dalle elementari che riciclare i materiali usati e aderire alla raccolta differenziata di rifiuti è importante. I cassonetti di colori diversi sono materia d´insegnamento per i più piccoli. Poi in ogni quartiere, nelle città più grandi, o in ogni angolo nelle più piccole, autorità federali, governi degli Stati, comuni e aziende per la raccolta dei rifiuti fanno da tempo propaganda capillare. Alla fine il riciclaggio dei rifiuti è divenuto un elemento costitutivo della German way of life, del modo di vivere tedesco. E insieme, un sistema che funziona: si calcola che solo l´energia risparmiata riciclando i materiali usati anziché producendone di nuovi equivalga a quella che basta per sfornare pane per tre anni per tutti gli oltre ottanta milioni di abitanti della Repubblica federale.
Le cifre fanno impressione: in media ogni anno in Germania vengono riciclati oltre due milioni e 266mila tonnellate di vetro, un milione 411mila tonnellate di carta, 603mila tonnellate di plastica, 328mila tonnellate di lamiera, 35mila e passa tonnellate di alluminio. Se prendiamo in considerazione tutti i materiali riciclati dalle aziende dello smaltimento di rifiuti, o affidati al riciclaggio da parte di ditte specializzate, il peso totale dei materiali riciclati dai tedeschi è annualmente oltre 4milioni e 900mila tonnellate di materiali. Il che porta a risparmi energetici, ma anche a un miglioramento sul fronte delle emissioni di Co2: il riciclaggio di materiali consente alla prima economia europea un taglio annuo medio di circa 1,32 milioni di tonnellate di Co2.
Il riciclaggio dei materiali usati dai consumatori - dalle bottiglie ai cartoni del latte, dalla plastica dei contenitori di bevande agli imballaggi vari - in Germania è diventato un trend già in piena guerra fredda. Cominciò negli anni Settanta e Ottanta, quando i Verdi divennero qui, per la prima volta, un partito presente e non marginale, e organizzazioni come Greenpeace estesero la loro influenza. In un certo senso il riciclaggio e l´ecologia furono l´altra faccia e le idee-compagne di strada del forte movimento pacifista tedesco, e sono oggi idea-forza costitutiva di una società decisa a vincere la pace anziché le guerre. Oggi, dice Ruediger Schulz dell´autorevole istituto di sondaggi Allensbach, il riciclaggio come abitudine quotidiana contribuisce moltissimo a sviluppare la coscienza ecologica e ambientale dei cittadini. Alla raccolta differenziata dei rifiuti (e alla restituzione delle bottiglie a rendere) partecipano almeno due terzi dei cittadini. E quasi la metà della popolazione, il 48 per cento, lo fa correttamente, senza errori. Errori da distrazione non malevola sono compiuti da un altro 41 per cento. Insomma i renitenti al riciclaggio sono ben pochi.
Il riciclaggio così è diventato in Germania anche un business, come sottolineava il settimanale economico Wirtschaftswoche. Sono sorte, a Berlino e altrove, aziende di punta come la Otg, la Scenion, la Solon e molte altre. Da queste imprese vengono forniture ai big mondiali delle tecnologie di punta: alcune componenti del richiestissimo iPhone sono prodotte usando metalli riciclati in Germania.