Fabio Di Giammarco, ཿNova 14/5/2009;, 14 maggio 2009
IL SALVAGENTE KINDLE - I
l «New York Times» vende meno di un milione di copie ma online ha più di 20 milioni di visitatori al mese. Un trend che ormai è inarrestabile: in America i lettori sul web non fanno che crescere mentre quelli su carta – al contrario – non fanno che diminuire. Il «Seattle Post Intelligencer», secondo quotidiano di Seattle, uno dei più antichi degli Stati Uniti, dopo 146 anni non sarà più in edicola e pubblicherà solo articoli online. Ma non è l’unico. Altre importanti testate lo stanno seguendo («Denver’s Rocky Mountain », quotidiano di Tucson), mentre altre ancora sono a rischio di prossimo fallimento, tra queste il «Boston Globe». E proprio nel mezzo di questa crisi della carta stampata, Amazon, con eccezionale tempismo, lancia la versione extra-large del suo eBook a tecnologia eInk: Kindle Dx.
Secondo Jeff Bezos si tratta di un dispositivo che grazie al suo schermo ampio offre per la prima volta una valida alternativa alla lettura su carta di tutti quei prodotti editoriali di grandi dimensioni:atlanti,libri illustrati,grafici, manuali, ma soprattutto magazine e quotidiani. E se è vero che è la tecnologia il grande nemico dichiarato dei giornali di carta, la strategia di Amazon con Kindle Dx sembra voler in un certo senso rovesciare questo assunto, trasformandolo oltre che in una occasione di business anche in una grande opportunità per la carta stampata di rigenerarsi attraverso linfa " virtuale"apportata dalla piattaforma digitale del suo eBook reader.
Non a caso,tre dei più grandi quotidiani americani – «New York Times », «Washington Post» e «Boston Globe» – sono stati i primi ad abbracciare questa rivoluzione proposta da Amazon. Kindle Dx – come hanno scritto il «Los Angeles Time» e Saul Hansell sul famoso blog Bits – può avere infatti un ruolo strategico nel salvataggio di quella stampa che non versa in ottimo stato di salute. In che modo? Semplicemente introducendo una variante digitale al tradizionale modello di business dell’editoria: proponendo ”in sostanza ”al pubblico gli stessi prodotti su carta ( giornali, periodici eccetera) ma veicolati attraverso un diverso supporto, con in più l’ulteriore vantaggio ”per l’editore – del costo zero di distribuzione.
In questo modo si crea quel fondamentale flusso di denaro costante che i ripetuti tentativi sul web (edizioni online dei quotidiani) hanno ormai dimostrato di non poter garantire. I primi accordi (con i 3 grandi quotidiani citati) prevedono sistemi di abbonamento a 10 dollari al mese per il quotidiano scaricabile automaticamente tutti i giorni sull’apparecchio. Con in più l’offerta promozionale ( ripresa del business della telefonia mobile) di un Kindle Dx a prezzo ridotto per tutti quei lettori che sottoscriveranno abbonamenti a "lungo termine".
Ma la strategia di mercato di Amazon imperniata su Kindle Dx non si accontenta del pur cruciale settore dei giornali in carta, ma va oltre, mira in generale a rivoluzionare l’industria del libro, a cominciare dai testi scolastici e dalla manualistica. E si prepara anche a entrare nelle università. L’idea messa a punto per la scuola è far percepire Kindle Dx agli studenti come un opportuno investimento iniziale che consenta poi nel tempo di usufruire del vantaggioso costo dei download dei libri di testo (prezzo standard 9,99 dollari a volume). Tutto questo grazie a un accordo siglato con tre gruppi: Pearson Pcl, Cengage Learning, John Wiley & Son Inc., che da soli rappresentano il 60% delle pubblicazioni scolastiche americane. Strumento per una rinnovata didattica dovrebbe essere invece il significato di Kindle Dx per l’università. pronto, a questo riguardo, un progetto pilota che partirà in cinque università americane, tra cui Princeton, e che prevede la sperimentazione dell’uso del grande eBook targato Amazon con funzione di supporto alle lezioni.