ཿIl Sole-24 Ore 13/5/2009;, 13 maggio 2009
MENTANA E L’ADDIO A MEDIASET: « UN COMITATO ELETTORALE» - «
stato un errore invitarmi. Mi sono sentito davvero fuori posto. C’era tutta la prima linea dell’informazione, ma non ho sentito parlare di giornalismo neanche per un minuto. Non mi sento più di casa in un gruppo che sembra un comitato elettorale, dove tutti ormai la pensano allo stesso modo, e del resto sono stati messi al loro posto proprio per questo... Mi aiuti a uscire, presidente! Lo farò in punta di piedi»: sono le parole della lettera, mai resa nota prima, che Enrico Mentana scrisse aFedele Confalonieri la notte tra il 21 e il 22 aprile 2008, dopo una cena coi vertici Mediaset e i direttori giornalistici, a una settimana dal trionfo elettorale di Berlusconi. La pubblica nel suo primo libro, Passionaccia (Rizzoli), in uscita il 13 maggio. Vanity Fair (in edicola oggi) ne anticipa un capitolo e gli dedica la copertina. Nell’intervista Mentana annuncia di aver presentato una richiesta di reintegro al Tribunale del lavoro. «La sentenza – spiega – dovrebbe arrivare nelle prossime settimane. Dopodiché, anche se dovessi vincere, Mediaset potrebbe risolvere immediatamente il contratto. Ma voglio che siano loro a dire che mi mandano via». Poi aggiunge: «Mi sono dimesso da direttore editoriale, dopodiché mi hanno licenziato da conduttore di Matrix. Mi ha sorpreso la determinazione a troncare senza neppure il coraggio di dirmelo in faccia un rapporto che durava da 17 anni». Infine racconta che Berlusconi ha chiesto la sua testa «parecchie volte. A volte, però, si chiede la testa di qualcuno per non ottenerla. un un modo per marcare il territorio».