Enrico Netti, ཿIl Sole-24 Ore 11/5/2009;, 11 maggio 2009
PALESTRE, CREME E MASSAGGI - L’ITALIA SPENDE 5,5 MILIARDI
Un quarto degli italiani che frequentano una palestra o un centro fitness-wellness negli ultimi mesi, nonostante la crisi e il clima recessivo, ha aumentato il budget di questo consumo legato al proprio benessere e al tempo libero. La maggioranza, il 55%, ha mantenuto lo stesso livello di spesa mentre solo il 12%l’ha diminuito. Sono aumentati anche gli acquisti di integratori vitaminici o/ e alimentari, di trattamenti per il corpo e di abbigliamento sportivo mentre ci sono stati tagli agli ingressi in piscina e per l’acquisto di articoli sportivi. in leggera crescita, inoltre, il numero degli appassionati che si recano in centri e impianti sportivi (si veda Il Sole 24 Ore del 23 marzo 2009), per cimentarsi in altre attività, come per esempio calcio e calcetto o che praticano il ciclismo.
Questa la fotografia che emerge dal sondaggio «Come cambiano i consumi e comportamenti di wellness di fronte alla crisi economica» realizzato da NetS marketing research per Rimini Wellness, la manifestazione di fitness, benessere e sport che giovedì prossimo aprirà i battenti.
Complessivamente resta stabile la spesa media degli appassionati, stimata intorno ai 700 euro l’anno, mentre tra fitness e wellness la spesa degli 8 milioni di appassionati, sempre secondo l’osservatorio di Rimini Wellness, complessivamente arriva a 5,5 miliardi di cui 2,2 miliardi per fitness e piscina. Un altro terzo, ben 1,8 miliardi, è per i trattamenti per la cura della persona e la quota restante per i prodotti cosmetici. Anche per quanto riguarda il prossimo futuro tra gli appassionati c’è l’intenzione di mantenere costante la spesa in fitness e wellness. Rinunce in vista però per gli articoli e l’abbigliamento sportivo, mentre è in aumento il numero delle persone che prevede di accrescere il budget a favore della cura della corpo e per gli integratori alimentari. Ci sarà però più spesa ma meno trattamenti benessere: quest’anno in media dovrebbero scendere a 3 al mese contro i 4 del 2008.
C’è più interesse verso i nuovi corsi e servizi in palestra. Una persona su tre si dice disposta a spendere di più per nuovi corsi e servizi, mentre per il 25% interessano la presenza di istruttori, personal trainer e nuove macchine. «Il settore dimostra vitalità anche in un momento di crisi mondia-le, con i consumatori che investono sul proprio benessere. Però alcuni nuovi progetti di aperture di nuove palestre sono stati rimandati per il difficile accesso al credito bancario da parte degli operatori – avverte Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym, leader mondiale nei prodotti per il wellness ”. Da parte nostra forniamo, grazie a degli accordi quadro con diverse banche, quelle risorse che possono garantire il supporto finanziario al nostro cliente».