Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Dopo Anna Falchi, anche Alba Parietti accetta di posare acqua e sapone e raccontarsi senza segreti. «Non c’è nessuna maschera: io sono così, una bambina allegra dalla mattina alla sera, dispettosa, che ama provocare e attirare gli sguardi, che si piace molto e non ha paura di niente. Una Lolita di 47 anni».  stata dura posare al naturale? «Pensavo di più. Per me la bellezza conta tanto. Ma c’è di peggio che essere brutta: essere invisibile. E comunque sto benissimo anche struccata». Oltre a labbra e seno, ha ritoccato qualcos’altro? «No, nient’altro». Punturine vitaminiche? «Ah, va be’, di quelle ne faccio due all’anno, ma come tutte. Anzi, ho fatto anche un laser per ricompattare il viso. Il resto è merito del Dna, ho una pelle bellissima. Tié». Quanti uomini ha avuto? «In senso biblico meno di quanto si pensi, non arrivo a trenta. Ma quelli importanti sono veramente pochi». Con quasi tutti è restata amica. Perché? «Perché sono unforgettable, indimenticabile… (ride). Perdere una persona che hai amato molto è come perdere un braccio, è chiaro che lo vuoi recuperare. Ma solo da uno sono rimasta dipendente: Giuseppe (Lanza Di Scalea). Non rinuncerei a lui neanche per un amore futuro. l’unico uomo, dopo mio padre, che mi ha veramente amato per ciò che sono, e non ha cercato di cambiarmi». Qual è il suo peccato più frequente? «So essere perfida, so ferire, rispondo all’offesa con la derisione» Che cos’è che non si perdonerà mai? «Di non essere stata vicina a mio padre quando si è ammalato. Non ne sono stata capace: è sempre stato il mio guerriero e vederlo debole era insopportabile». Christopher Lambert chiama Alba ”Albetise”: «Bêtise in francese significa scemenza. E io lo chiamo testa di c….».

CAROLA UBER