varie, 7 maggio 2009
Riccardo Nistri, 62 anni. Bancario in pensione, fiorentino, sposato, un figlio, «tranquillo e piacevole», l’altra notte stava tirando su la saracinesca del suo magazzino quando arrivò un Johnathan Robert Hindenach del Michigan, 24 anni, che, imbottito di psicofarmaci e appena fuggito dall’hotel in cui alloggiava con altri studenti in gita gridando «mi vogliono uccidere», pretendeva d’entrare nella bottega
Riccardo Nistri, 62 anni. Bancario in pensione, fiorentino, sposato, un figlio, «tranquillo e piacevole», l’altra notte stava tirando su la saracinesca del suo magazzino quando arrivò un Johnathan Robert Hindenach del Michigan, 24 anni, che, imbottito di psicofarmaci e appena fuggito dall’hotel in cui alloggiava con altri studenti in gita gridando «mi vogliono uccidere», pretendeva d’entrare nella bottega. Nistri gli disse di no e allora lui, afferrato in terra un frammento di bottiglia, glielo ficcò nella gola, poi vegliò la salma fino all’alba tagliuzzandosi con lo stesso vetro tutto il corpo, e infine prese a girovagare in zona, tutto confuso e insanguinato, indosso soltanto le mutande, finché non lo fermò la polizia. Alle 3 di notte di mercoledì 6 maggio al piano terra di uno stabile in via dei Marsuppini a Firenze.