Gianluca Nicoletti, La stampa 7/5/2009, 7 maggio 2009
LA BRUTTINA IDOLO DEI RAGAZZINI
Tutti pazzi per Patty il brutto anatroccolo, così la rivincita delle cozze ha una nuova eroina. Patty è una tredicenne timida e per nulla cool, ma sta spezzando il cuore a un’intera generazione di ragazzini. Patty alimenta gloriosamente la riscossa mediatica delle esteticamente svantaggiate; come Ugly Betty ha l’apparecchio ai denti e porta occhiali terrificanti come Arisa, vera rivelazione di Sanremo. brutta, però canta con voce d’usignolo come la casalinga sconquassata Susan Boyle, reginetta del talent show.
La protagonista della telenovela argentina per minorenni Il mondo di Patty (domani celebrata al Telefilm Festival di Milano) è Laura Esquivel, oggi diciassettenne e già un po’ cresciuta rispetto all’acerba eroina del musical scolastico che gira attorno agli amori, alle sfighe e agli intrecci familiari di Patty, orfanella (presunta) con trecce e stigmate da secchiona. Nulla a che vedere con il frivolo mondo delle aspiranti letterine, che tanto preoccupa i nostri genitori organizzati. In Argentina la telenovela è conosciuta come Patito Feo («brutto anatroccolo», appunto) ed è seguita da 7 milioni di spettatori, con uno share del 51%. Da quando in Italia è trasmesso su Disney Channel, nella sua fascia, è in assoluto il più visto tra tutti i canali pay e free di Sky seguiti dai minorenni. Le sue vicende quotidiane calamitano ogni giorno oltre 300 mila teenager dai 7 ai 16 anni e dal 3 giugno Patty sarà trasmessa anche da Italia1 dove si prevede che farà esplodere un fenomeno di costume pari a quello dell’antica mitologia di Non è la Rai, anche se il punto di vista sulle adolescenti è totalmente antitetico.
Nel mondo di Patty non c’è traccia di lolitismo ammiccante, la sua è solo la storia di una ragazzina di Bariloce che si deve conquistare dignità sociale nel proprio ambiente scolastico. Filo rosso del racconto è la sfida senza quartiere tra la banda delle «Populares» di cui fa parte naturalmente Patty, e quella delle più snob «Divinas» di cui leader è la rivale, la bella Antonella. Il successo del telefilm rompe gli schemi di ogni luogo comune sulle devianze adolescenziali come esito di suggestioni negative, di cui sarebbe responsabile la fiction. Nel mondo di Patty non esiste traccia di ragazzine che aspirino a dimenarsi per essere spiaccicate su un calendario, anche se si svolge in una scuola di ballo. Non ci sono bulli e teppisti, pur essendo la violenza psicologica e l’antagonismo esasperato tra coetanei lo stagno in cui zampetta la brutta anatroccola.
La modalità di consumo del mondo di Patty è simile a quella che negli Anni ”70 portava studenti e professionisti a non perdersi una puntata di Dancing days con Sonya Braga, o Ciranda de pedra e Esclava Isaura con Lucelia Santos. Anche allora come oggi avevano tutti il palato molto più fine del pubblico medio di quei drammoni, sfilacciati e approssimativi nella sceneggiatura e recitazione, ma ne rimanevano affascinati. Quella di Patty è solo una telenovela per ragazzi, nessun effetto speciale, nessuna location fantastica. girata in interni di scuole, cortili, appartamentini arredati con tutto il kitsch inconsapevole della casa di ogni nostra vecchia zia. I protagonisti sono vestiti come si vergognerebbe di andare in giro ogni adolescente viziato, felpe bordeaux e orrende gonne scozzesi, ma Patty e il suo giro piacciono più di ogni altra suggestione trendy. In molte elementari milanesi la ricreazione è dedicata a rievocare le puntate del telefilm in recite estemporanee. Su Facebook i più grandi si organizzano in comunità attivissime a seconda dell’orario di visione. Già è pronta ogni possibile declinazione del Patty look, da zainetti e accessori scolastici e a fine agosto sarà in vendita la collana in dvd. A giorni verrà messo online il portale www.ilmondodipatty.it e da giugno in edicola un magazine mensile.