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 2009  maggio 07 Giovedì calendario

DROGA LIBERA CONTRO LA CRISI


E’ ora di iniziare il dibattito». Con queste parole il governatore della California, Arnold Schwarzenegger, ha fatto sapere di voler discutere pubblicamente l’ipotesi di una legalizzazione della vendita di marijuana in tutto lo Stato, da varare anche in tempi stretti. «Credo che sia arrivato il momento giusto per prendere in esame questa ipotesi nell’ambito delle idee per ottenere entrate extra», ha spiegato il governatore repubblicano, riferendosi alla necessità di ripianare i debiti di uno Stato il cui bilancio ha oramai superato la soglia della bancarotta a causa del pesante impatto della recessione.
A prospettare l’ipotesi che la vendita di marijuana possa aiutare a risollevare l’erario pubblico è la proposta avanzata dal deputato statale Tom Ammiano, democratico del distretto di San Francisco, che ha introdotto una bozza di legge per regolare la vendita della marijuana a chi ha compiuto i 21 anni, consentendo di coltivarla, acquistarla, venderla e possederla, tutte azioni che al momento sono punite dalla legge federale.
La proposta di Ammiano prevede l’imposizione di cinquanta dollari di tasse su ogni oncia (28 grammi) venduta prospettando, sulla base di uno studio redatto dallo «State Board of Equalization» entrate annuali per circa 1,3 miliardi di dollari in ragione del fatto che la legalizzazione farebbe diminuire il valore della dose di strada del 50 per cento ma aumenterebbe i consumi del 40 per cento. Per il firmatario della proposta «ciò che importa non sono i soldi ma trovare una risposta al fallimento della lotta che è stata condotta negli ultimi decenni per il traffico della droga», mentre Schwarzenegger in realtà ha in mente soprattutto il bilancio in rosso.
A spingerlo alla decisione di chiedere ai californiani di «dire che cosa pensano della marijuana» sono anche gli ultimi sondaggi condotti da Abc News, Washington Post e Field, secondo i quali il 56 per cento degli abitanti della California - e il 46 per cento degli americani in generale - sarebbero favorevoli alla depenalizzazione del commercio. D’altra parte la California è uno dei tredici Stati americani che consente - dal 1996 - l’uso di marijuana su prescrizione medica e in marzo il nuovo ministro della Giustizia, Eric Holder, si era detto favorevole a una «posizione più morbida» nei confronti di chi la distribuisce, preferendo concentrare gli sforzi contro «chi viola le leggi federali e statali» alimentando i traffici della criminalità organizzata.
Resta da vedere quali saranno ora le reazioni al passo compiuto da Schwarzenegger. L’Associazione degli ex capi dei corpi di polizia della California non ha tardato a far sapere di essere contraria a una misura destinata a «portare alla moltiplicazione dei reati e a compromettere la salute dei cittadini che rispettano la legge». Anche fra gli ex agenti vi sono però pareri discordi, come dimostra il capo dell’Associazione di Pasadena Bernard Melekian, secondo il quale la legalizzazione sarebbe «un elefante da due tonnellate e mezza che abbiamo nella stanza ma nessuno vuole vedere».
Tra le file dei favorevoli alla possibile svolta legislativa c’è Bruce Mirken, portavoce del Marijuana Policy Project, secondo il quale le parole di Schwarzenegger fanno parte di un «cambiamento radicale delle posizioni su questo tema» che da tempo è in atto in California e sta «spingendo i politici ad adottare le posizioni più giuste».