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 2009  maggio 07 Giovedì calendario

E SUL TETTO SPUNTO’ UN GIARDINO. ECCO L’ITALIA PULITA


ROMA - Un centro commerciale ecologico. Scuole ad alta efficienza energetica. Mezzi pubblici alimentati con olio da cucina. L´Italia "pulita", quella che ricicla e risparmia energia, cresce. Sono infatti sempre di più i progetti locali che puntano a una migliore qualità dell´ambiente. A dimostrarlo i 16 vincitori del Premio Sfide, un concorso riservato a enti locali che nelle ultime settimane si sono confrontati sul tema delle politiche energetiche. I partecipanti alla gara sono stati 91 e i vincitori saranno premiati lunedì quando a Roma aprirà i battenti ForumPa, la mostra-convegno dedicata all´innovazione nel settore pubblico e organizzata dall´istituto Mides con la collaborazione del ministero per la Pubblica amministrazione.
In finale sono arrivati progetti da tutta Italia. Idee che si svilupperanno nei prossimi mesi o programmi già avviati. il caso, per esempio, del comune di Rovigo dove l´amministrazione raccoglie (da famiglie, bar e ristoranti) l´olio da cucina usato per trasformarlo in biodiesel e così alimentare i mezzi della municipalizzata della città veneta.
Dai trasporti all´edilizia: a Faenza il comune, molto prima che Berlusconi annunciasse il suo piano-casa, consente da qualche anno di ampliare gli edifici in cambio di bioedilizia, sostenibilità ambientale e qualità estetica con un giardino sul tetto o intorno alle pareti. « possibile allargare il volume del proprio immobile a patto che si usino materiali ecocompatibili e che i nuovi locali siano alimentati da fonti energetiche rinnovabili», spiega Ennio Nonni, dirigente del comune.
A scommettere sulle rinnovabili è anche la Provincia di Roma che, con il suo progetto "Provincia di Kyoto", punta a ridurre le sue emissioni di anidride carbonica (CO2) di ben 11 milioni di tonnellate entro il 2020. Spiega il presidente della Provincia, Nicola Zingaretti: «Già abbiamo sostituito il 50% delle vetture con automobili a Gpl e stiamo dotando di pannelli solari le scuole. Ogni acquisto tiene in conto criteri di compatibilità ecologica e nei nostri ricevimenti non usiamo più plastica ma solo materiale riciclabile».
A voler ridurre la quantità di CO2 non è solo la provincia di Roma. A Siena, per esempio, l´Azienda Usl7 ha avviato da tre anni un programma per «l´uso razionale delle risorse non rinnovabili». Nel 2008 sono arrivati i primi risultati e per i due principali ospedali della zona (Alta Val D´Elsa e Val di Chiana) le emissioni si sono poco meno che dimezzate.
 quello che è successo anche a Cuneo dove l´amministrazione locale ha saputo "imporre" negli ultimi anni la raccolta differenziata. Ma non ha mai avuto i soldi per costruire un termovalorizzatore in grado di trasformare i rifiuti solidi urbani in energia. Si è così pensato di usare i forni della cementeria della Buzzi Unicem che, bruciando immondizia (e non carbone), ha risparmiato all´atmosfera oltre 80 mila tonnellate di CO2 nel biennio 2007-2008.