Varie, 6 maggio 2009
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Taravella Croce
• Polizzi Generosa (Palermo) 1964. Artista • «Una lunga e mai incrinata fedeltà al suo tema prediletto ha segnato sin dagli esordi il lavoro di Croce Taravella [...] figuratività tormentata e centrifuga [...] non smette di interrogare lo statuto del quadro inteso come messa in visibilità di un reale che si mostra nel momento stesso in cui sembra dichiarare la propria inafferrabilità. [...] ostinata scelta di uno spazio bidimensionale che forza i propri limiti per riaffermare la paradossale e precaria potenza della pittura. Taravella si pone in modo originale all’incrocio delle due grandi sorgenti della rappresentazione novecentesca (Cézanne e Monet), riutilizzando in chiave di aggressiva e gestuale invenzione personale sia l’indecisione del momento che passa ed è unico, sia la volontà di dare corpo tangibile a ciò che entra nella cornice. Il motivo dominante della sua opera è la città. Si può dire che tra i pittori è quello che più di ogni altro ha legato il proprio nome alla rappresentazione ossessiva e variata delle metropoli contemporanee, diverse una dall’altra ma nello stesso tempo e per una sorta di affascinante mutazione alchemica attivata dalla pittura, specularmente simili, come se ognuna altro non fosse che un tassello, ingrandito e messo sotto lo sguardo minuzioso dell’artista, di un’unica sterminata conurbazione, una megalopoli ormai in grado di occupare l’intero pianeta. [...]» (Vito Bianco, ”il manifesto” 6/5/2009).