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 2009  maggio 07 Giovedì calendario

Stefano Dionisi. Attore. Patrigno crudele in David Copperfield (Raiuno); boss della droga nella serie Squadra narcotici (Rai)

Stefano Dionisi. Attore. Patrigno crudele in David Copperfield (Raiuno); boss della droga nella serie Squadra narcotici (Rai). *** A 19 anni posò per il Pci nella campagna pubblicitaria ”Vota comunista”. «Dopo la fondazione del Pd ho votato Di Pietro». *** I suoi genitori si sono separati che era bambino. E ha avuto un patrigno. «Non ha saputo prendersi cura di me, delle mie emozioni e sofferenze. Non lo vedo da trent’anni». Per mantenersi da ragazzo ha fatto mille mestieri. «Il lavapiatti, il cameriere, il vetrinista». Ha vissuto in America. Lì ha sposato una produttrice, Annie Stewart. E ci ha fatto un figlio. «Milo, che oggi ha 11 anni: la cosa più bella della mia vita. Però con la madre le cose non filavano. E mi sono separato. Quando Milo era piccolo, passavamo le giornate a pescare. O in spiaggia, a Santa Monica. Prima era più bello. Ora mi preferisce i compagni. Però il suo cuore è triste, quando non ci sono». *** «Cinque sono state le mie donne e le mie pene. A iniziare da Claudia Gerini. Avevo 24 anni. Lei 20. Due li abbiamo condivisi. Lei solare, estroversa, grande frequentatrice di feste. Io un orso. E ci siamo persi totalmente». Poi Chiara Caselli. «Cinque anni bellissimi. E’ intelligente, svelta. Fa il cinema e solo quello che le piace. Poi c’è stata mia moglie: ci tolleriamo per il bambino. Barbara Lerici, figlia del grande commediografo: colta, fuori dai canoni, con cui sono stato tre anni. […] Con Lucia, l’avvocatessa romana per cui ho divorziato da mia moglie, avevo grandi progetti, sposarla, per esempio, dopo quasi cinque anni insieme… ma due anni fa se ne è andata via, frantumando tutto. Ora mi richiama e mi fa: ”Mi hai amato in modo assoluto. Come te nessuno più”. Io scherzo: ”Rimettiamoci insieme allora”. Ma ormai non brucia più. […] Mi manca, la vita in due, la casa in due. Si sta malissimo, soli». *** Ha un cane, Lillo, e un gatto, Lilli. «Lillo l’hanno abbandonato vicino casa. E quando mi hanno detto: ”Devi portarlo al canile”, non ce l’ho fatta. Il gatto, Lilli, l’ho raccolto otto anni fa per mio figlio. Quando viene a Roma, ci gioca». *** Ha il vizio del fumo. «Le ho provate tutte, per smettere di fumare. Sono andato perfino da una specie di mago che c’è riuscito col Re di Giordania: mi ha toccato la spalla e mi ha detto, ”Non sei pronto, torna tra un po’”. Non mi ha più visto». *** «Non faccio il clown per promuovere un film».