Mo. D., ཿIl Sole-24 Ore 6/5/2009;, 6 maggio 2009
MEGLIO NEGLI HEDGE CHE DIETRO AI FORNELLI
Le donne sono investitori migliori degli uomini. A riguardo non mancano studi di Università americane e di gruppi bancari, come Merrill Lynch. Ma lo scetticismo perdura e l’unica arma davvero efficace resta quella dei numeri. In Italia abbiamo l’esempio di Hedge Invest: otto fondi, di cui sette gestiti da donne, con una media di rendimenti da inizio anno del 2,95% (al netto di commissioni e fiscalità) contro un +0,47% (al lordo della fiscalità) dell’Hfri Fund of Fund Index. Hedge Invest, una delle prime quattro Sgr alternative autorizzate in Italia nel 2000, ha una quota femminile («non "rosa" per carità!») del 54% nell’organico e un’età media di 34 anni. Non si tratta, però, di un caso raro. Nell’industria esiste un’associazione mondiale che raccoglie oltre 10mila professioniste, 100 Women in Hedge Funds, nata negli Stati Uniti nel 2001 e presente con sedi anche a Londra, Ginevra e Hong Kong. Accanto alle iniziative di formazione e di beneficienza, l’associazione persegue l’obiettivo di«creare una struttura robusta ed efficiente» che serva da leva alle intuizioni e alle aspirazioni dei singoli membri. Anche contro gli scetticismi.