Varie, 5 maggio 2009
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Gandhi Priyanka
• Delhi (India) 12 gennaio 1972 • «Ha il profilo severo di sua nonna [...] Di Indira ha anche l’acume e la disinvoltura con cui parla in pubblico. [...] madre di due bambini, figlia della donna più potente dell’India e di un padre-premier assassinato quando lei era ancora ragazza [...] ha più volte dato prova di maturità e sensibilità, rare qualità nel rissoso estabilishment politico indiano. Quando a marzo 2009 suo cugino Varun, candidato con il principale partito di opposizione - il Bharatya Janata Party - è finito in cella per aver pronunciato frasi razziste, lei si è limitata a velate critiche. Non solo. Anni fa scioccò il paese intero per le parole, prive di sentimenti di vendetta, riservate agli assassini di suo padre, ucciso nel ’91 da un miltante delle Tigri Tamil. [...] a Delhi hanno notato la sua capacità di sintonizzarsi con il pubblico, grazie anche alla sincerità che trapela dal suo sorriso. Tanto che diversi osservatori vedono già in Priyanka l’autentica erede di sua nonna, più volte premier dalla fine degli anni ’60 fino all’inizio degli ’80. Ma, per quanto le congruenze non manchino, sua nipote non ha certamente ereditato la brama per il potere di Indira, che arrivò a dichiarare lo “stato di emergenza” pur di rimanere alla guida dell’India. Come suo fratello, Priyanka si è dimostrata riluttante ad entrare in politica. Mentre Rahul ha però rotto gli indugi nel 2004, Priyanka continua a ripetere di voler restare fuori dal parlamento indiano. [...] il suo primo discorso pubblico lo fece a soli 16 anni e in passato ha scritto quelli di sua madre [...] in una delle sue rare interviste, ha dichiarato al settimanale Outlook di vivere “più felicemente senza tutte le attenzioni” che la politica comporta. Desidera “una vita normale” e crede che può migliorare il suo paese anche lontano dal parlamento. “Posso fare la differenza nel modo in cui cresco i miei figli, trattando bene il mio staff, andando ad aiutare le suore di Madre Teresa”, ha dichiarato. [...]» (Valeria Fraschetti, “Il Riformista” 5/5/2009).