R. C. ཿIl Sole-24 Ore 5/5/2009;, 5 maggio 2009
FORTRESS PAPER VINCE CON LE BANCONOTE
Nel panorama del settore cellulosa e carta, afflitto da sei anni da un cronico eccesso di capacità e da una domanda non eccezionale, il caso della canadese Fortress Paper spicca come una mosca bianca.
La piccola società di Vancouver, che lo scorso anno ha fatturato 189 milioni di C$ e ha ottenuto un margine operativo lordo vicino a 28 milioni, punta a triplicare la produzione per approfittare del momento favorevole. Lo ha dichiaratonellescorsesettimane il ceo Chad Wasilenkoff e lo ha ribadito nel week end il direttore generale Alfonso Ciotola.
L’intenzione dei vertici della società è giustificata da uno dei settori in cui essa opera: la carta per banconote. Fortress dal ’79 produce tutta la carta per i vari tagli di franchi svizzeri e fornisce carta anche ad altre 24 banche centrali, sei delle quali nell’area dell’euro. Si tratta, è ovvio, di una produzione ristretta: 3mila tonnellate nel 2008, che potrebbero appunto diventare 10mila se l’espansione sarà realizzata.
Ma si tratta di una nicchia dove la qualità è un obbligo: carta di lino e cotone (solo cotone nel caso delle banconote in euro), con un continuo perfezionamento degli accorgimenti anti- contraffazione.
La cosiddetta security paper
è prodotta nell’impianto di Landqart, in Svizzera, da cui esce anche carta per passaporti, biglietti di lotterie, scontrini ferroviari. Un’altra attività, con margini anche migliori, è quella della carta da parati, che Fortress ottiene nell’impianto di Dresda partendo da fibre sintetiche. A Toronto il titolo non sente crisi: nel 2009 ha recuperato quasi il 10 per cento.