Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  maggio 05 Martedì calendario

LA «FIRST LADY» POSSIEDE IMMOBILI PER 27 MILIONI

Da una parte un utile di 78mila euro, ancor meno dei non già stratosferici 133mila euro dell’anno precedente. E nessun dividendo da incassare. Dall’altro 365 milioni di utili e maxicedole da 169 milioni (incassati attraverso le finanziarie personali Holding Italiana Prima, Terza e Ottava).
A vederla con la lente contabile dei bilanci, il dissidio privato tra Veronica Lario e il presidente del consiglio Silvio Berlusconi, da cui ora potrebbe divorziare, assomiglia al confronto tra Davide e Golia. Un patrimonio, per lo più fatto di case e immobili, che vale 27 milioni di euro quello del-la first lady; contro un forziere, la Fininvest, che vale 6 miliardi (a cui vanno aggiunte le proprietà immobiliari custodite nelle società Dolcedrago e Idra), più oltre un miliardo di euro cash.
Lontana da riflettori, dalla villa di Macherio dove vive, la "first lady" ha costruito le sue fortune personali che ruotano attorno al-la finanziaria Il Poggio, una società immobiliare al 100% di proprietà di Miriam Bartolini (il nome all’anagrafe di Veronica Lario). Tra le proprietà figurano tre appartamenti a Olbia, Bologna (città natale di Veronica) e Londra (quest’ultimo è il più pregiato, essendo iscritto a un valore di oltre 3 milioni di euro) più altri due immobili destinati a ufficio, uno a Milano nella centralissima Via Pontaccio, in piena city finanziaria, per un valore di 10 milioni; e uno a Segrate del valore di 6 milioni.
La moglie del premier ha poi messo anche un piede dentro il mondo dei giornali: Veronica è la principale azionista (con una quota del 38%) del Foglio Edizioni srl, la società editrice de Il Foglio, il giornale diretto da Giuliano Ferrara (che ha il 10% del giornale). Ma quello della carta stampata, i quotidiani in particolare, non è un business facile e la società, a fine 2007, registrava (secondo i dati Cerved) una perdita di 126mila euro su ricavi per 443mila. A completare il quadro delle proprietà, infine, c’è una piccolissima quota,paria quasi il 2%, di una società polisportiva, la Scherma Monza e una quota di maggioranza nella azienda di acque minerali San Daniele (che però risulta in liquidazione da anni).
La fotografia al 31 dicembre 2007 (ultimo bilancio disponibile per Il Poggio) mostra profitti in calo a 78mila euro, tutti lasciati nelle casse nella società. La maggior parte degli introiti per la signora Berlusconi vengono dagli affitti degli immobili: circa un milione di euro all’anno,rivenienti per lo più dagli uffici affittati a Milano. Di recente Il Poggio ha investito a Londra, in un contratto di leasing immobiliare con la Palace Gate Mansions, per un edificio situato nell’esclusiva zona di Kensington. Negli ultimi anni è stata messa in piedi anche la società Orchidea Realty, che ha sede a New York, in piena midtwon di Manhattan. Ci sono però anche debiti dentro Il Poggio: erano 3 milioni quelli verso le banche a fine 2007. Ma compaiono anche 148mila ero di liquidità depositati su un conto corrente, in valuta estera, della banca "rossa" per eccellenza, il Monte dei Paschi di Siena.
Anche se su numeri non paragonabili, la signora Bartolini coniugata Berlusconi ha finora dimostrato di avere un senso degli affari pari a quello del coniuge: per anni ha affittato Villa Minerva, ritenuta una tra le dimore più lussuose della Costa Smeralda in Sardegna, al magnate russo Tariko Roustam ( proprietario della vodka Standard e dell’omonima banca Russian Standard Bank, nonché importatore per la Russia degli alcolici Campari) al prezzo (mai ufficialmente confermato) di 600 milioni di vecchie lire. Il miliardario oligarca moscovita ha poi deciso, qualche anno fa, di comprarsi la prestigiosa villa, 600 metri quadrati con parco di tre ettari che degrada fino sulla spiaggia a Punta Volpe, e si vocifera abbia pagato 15 milioni di euro. Una somma che indiscrezioni locali vorrebbero 30 volte superiore a quella sborsata nel 1989 per comprarla.