Mattia Bernardo Bagnoli, Ansa.it 5/5/2009, 5 maggio 2009
Richard Neave, esperto forense britannico, ha ricostruito l’aspetto dell’homo sapiens partendo dai resti di un uomo - o di una donna - ritrovati nell’attuale Romania e risalenti a circa 35 mila anni fa
Richard Neave, esperto forense britannico, ha ricostruito l’aspetto dell’homo sapiens partendo dai resti di un uomo - o di una donna - ritrovati nell’attuale Romania e risalenti a circa 35 mila anni fa. venuto fuori che l’homo sapiens era molto scuro, con occhi a mandorla e tratti meticci. La ricostruzione di Neave, fatta con l’argilla, è basata su attente misurazioni dei reperti ossei del cranio e della mascella. Gli scienziati, che hanno datato i resti grazie al radiocarbonio fissando l’età del ritrovamento a circa 34-36 mila anni fa, non possono essere certi che i primi europei avessero la pelle nera, ma sono convinti che fosse più scura della nostra in virtù di un più stretto legame con i fratelli africani.