Varie, 4 maggio 2009
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RomanoCarratelli Domenico
• Reggio Calabria 2 febbraio 1941. Politico • «’Poiché ho capito che quel seggio, che mi spettava e ancora mi spetta, non me lo daranno mai, ho deciso di fare causa al ministero dell’Interno: e chiedo un risarcimento di otto milioni di euro...”: così parla Domenico Romano Carratelli, calabrese, avvocato civilista [...] a 31 anni già sindaco democristiano di Tropea, con una lunga carriera alla Regione, legato alla diccì dei De Mita, dei Marcora, dei Galloni, fino a diventare deputato con i Popolari di Gerardo Bianco nel 1996, per poi riprovarci, da sottosegretario ai Lavori pubblici uscente, nel 2001. Una candidatura, quella, che ”mi ha, purtroppo, cambiato la vita”. Breve riassunto: Carratelli si candida con l’Ulivo, collegio uninominale 11, Vibo Valentia, XXIII circoscrizione. Ma il suo avversario, Michele Ranieli (con l’Udc per la Cdl) vince per 79 voti. Carratelli però non ci sta: sente ”puzza di brogli” e presenta ricorso. Tra un conteggio e l’altro, ”la giunta stabilisce che ho vinto io, per sei voti, ma proprio mentre stanno per proclamarmi vincitore, la situazione si ingarbuglia”. Siamo nel febbraio del 2006: manca il numero legale, si consultano i regolamenti, e intanto il governo cade, e le Camere vengono sciolte. ”Però io non ci sto a rimetterci tutto. Così chiedo un milione e mezzo di euro per recuperare le indennità perdute in cinque anni... gli altri sei milioni e mezzo servono invece a rimborsarmi l’esaurimento nervoso, la depressione, e poi i danni morali, umani, esistenziali...”» (’Corriere della Sera” 3/5/2009).