Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  maggio 04 Lunedì calendario

Rinolfi Rinaldo

• 22 giugno 1947. Fisico • «[...] ”il papà” dei motori Fiat. l’uomo che dal Centro Ricerche - c’è entrato fresco di laurea nel ”71, nell’84 ne è diventato direttore, e dopo su su fino alla vicepresidenza di Fiat Powertrain con guida diretta su tutta, appunto, la motoristica - ha sviluppato il primo diesel al mondo a iniezione diretta. E poi quel ”common rail” diventato componente-base per tutti i costruttori (peccato che la Fiat di allora abbia praticamente svenduto il brevetto). E poi ancora il Multijet, il più piccolo ”superdiesel” del pianeta. E in mezzo il metano, e le ibride, e il lavoro sull’elettrico. E [...] il Multiair [...] uomo che molti concorrenti invidiano al Lingotto si è portato a Torino un Oscar dell’Economist per l’innovazione. Settore: ambiente ed energia» (R. Po., ”Corriere della Sera” 1/5/2009) • «[...] una laurea in chimica e l’ingegneria dei motori nel sangue. Responsabile ”Ricerca & Tecnologia” della Fiat Powertrain diretta da Alfredo Altavilla (il ministro degli esteri di Marchionne), è il papà dei propulsori che hanno cambiato e cambieranno il mondo. Schivo, pragmatico e poco incline alla vetrina mediatica [...] Guidava il team che al Centro Ricerche (con Elasis e Magneti Marelli) s’inventò il diesel a iniezione diretta portando il gasolio allo storico sorpasso sulla benzina. ”Lo stesso nucleo di 50-60 specialisti - racconta - ha realizzato il Multiair, che si basa sul controllo elettronico delle valvole per l’alimentazione a benzina. Una rivoluzione vera, come fu il common rail”. [...]» (Piero Bianco, ”La Stampa” 3/5/2009).