Rodolfo Sala, la Repubblica 29/4/2009, 29 aprile 2009
LE CARTE PARLANO, RISPARMIATI 200 MILIONI LE RESPONSABILITA’ SONO SOLO DI ALTRI
L´affaire derivati comincia con lui: Gabriele Albertini, il sindaco che nel suo secondo mandato avvia tutta l´operazione, gestita in prima persona dal «suo» direttore generale Giorgio Porta. L´ex primo cittadino, ora europarlamentare del Pdl (ricandidato), difende a spada tratta Porta e anche Mario Mauri, il consulente del Comune finito insieme al city manager nel mirino degli inquirenti: «Di queste due persone io posso dire tutto il bene possibile; le responsabilità, se ci sono, sono interamente delle banche: è bene che vengano appurate, e nel caso fossero confermate il Comune dovrà essere risarcito».
Onorevole Albertini, Porta e Mauri sono indagati. E l´opposizione ora chiede al sindaco Moratti che il Comune si costituisca parte civile anche contro di loro. Lei che ne dice?
«Ci andrei molto cauto. Questa storia degli avvisi di garanzia dispensati con facilità purtroppo la conosco: anch´io sono stato indagato per la vicenda degli emendamenti in bianco, che poi si è rivelata una bolla di sapone. Il punto, quello vero, è un altro».
E cioè?
«Grazie all´operazione derivati il Comune di Milano ha risparmiato in tre anni la bellezza di 198 milioni di euro: 103 nel 2005, quando ero ancora sindaco; il resto sotto la nuova amministrazione; 103 milioni nel 2006 e 47 nel 2007».
Come fa a dirlo?
«Parlano le carte. Per la precisione, si tratta dell´unico documento ufficiale di cui possiamo disporre, una relazione inviata il 22 novembre del 2007 da Porta alla Corte dei Conti, che chiedeva chiarimenti. Le cifre che ho citato sono nero su bianco, indicano con esattezza quanto, a partire dal 2005, il Comune avrebbe dovuto pagare in più se non avesse abbattuto il proprio debito con il ricorso ai derivati».
E l´ipotesi di truffa aggravata?
«Su questo non mi esprimo, come faccio a sapere se c´è stato concorso per danneggiare il Comune?».
Le responsabilità, lei dice, sono tutte delle banche, che magari però hanno trovato una sponda di connivenza a Palazzo Marino...
«Certo non da parte mia. Il sindaco dà degli indirizzi. Poi c´è chi li porta avanti in modo operativo. Voglio ricordare che, a differenza della signora Moratti potevo contare su un assessore al Bilancio come il professor Mario Talamona, purtroppo scomparso. Semmai siamo stati truffati, come i clienti di Lehman Brothers. A meno di non sostenere che fossero conniventi anche loro».