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 2009  aprile 27 Lunedì calendario

I PROMOTORI: OBBEDIAMO. MA ERA BIPARTISAN


«Sono garibaldino. E come Garibaldi a Teano, a Berlu­sconi rispondo: obbedisco»: Lu­cio Barani, deputato socialista e primo firmatario del discusso pro­getto di legge 1360, cerca di scher­zare sull’ordine ricevuto da Berlu­sconi. Ma è un sorriso amaro. «Se il capo del governo me lo chiede, lo ritiro senza esitazione perché capisco le ragioni di opportunità politica. Ma non capisco tutte le polemiche adesso – aggiunge Ba­rani ”: il testo è stato presentato l’anno scorso, era firmato anche da tre deputati del Pd, fra cui l’ex sindaco di Brescia Corsini. Hanno ritirato le firme a febbraio, ma mi hanno confidato di essere stati co­stretti a farlo però ritenevano giu­sta la legge. Io stesso sono antifa­scista, figlio di un partigiano inva­lido di guerra al 100 per cento. Fi­guriamoci se intendo mettere sul­lo stesso piano i partigiani e i re­pubblichini. Semplicemente si chiedeva un riconoscimento a queste persone che hanno com­battuto la guerra, anche se dalla parte sbagliata. E negli atti parla­mentari ho specificato che i parti­giani erano dalla parte giusta, gli altri dalla parte sbagliata».

Il testo, presentato il 23 giugno 2008, è di iniziativa parlamenta­re. E – racconta Riccardo De Co­rato, deputato del Pdl di prove­nienza An e vicesindaco di Mila­no – «nasceva come una propo­sta bipartisan. C’erano firme di en­trambi gli schieramenti. Ora che i deputati del Pd hanno tolto la lo­ro, e io non sapevo che l’avessero fatto, è giusto ritirarlo. Doveva es­sere un’iniziativa di pacificazione nazionale. Se deve essere ragione di scontro politico e strumentaliz­zazione, meglio fare un passo in­dietro ». Niente a che vedere, dun­que, con il progetto di legge pre­sentato a Palazzo Madama nel 2005 da 27 senatori di An, fra cui Riccardo Pedrizzi e Oreste Tofani, che chiedeva «il riconoscimento della qualifica di militari bellige­ranti » agli aderenti alla Repubbli­ca di Salò. Creò non poco imbaraz­zo fra Forza Italia, Lega e Udc, que­st’ultimo partito all’epoca ancora alleato di An. La decisione di ieri di ritirare il provvedimento, che aveva già come relatore in com­missione Edmondo Cirielli, però non ha convinto tutti i firmatari: «Era una legge giusta», dice Mar­cello De Angelis, ex Terza posizio­ne e ora Pdl, che ha criticato l’ami­co e compagno di partito Gianni Alemanno. Il sindaco di Roma ha firmato sabato una petizione con­tro il progetto di legge: « impie­toso non riconoscere nulla a que­ste persone (gli ex aderenti alla Repubblica di Salò, ndr) che sono ormai dei novantenni...», com­menta De Angelis. Il percorso però è segnato. E a tracciarlo è stato ieri in mattinata Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, che ha telefo­nato due volte a Barani per fare il punto della situazione. E per con­vincerlo a fare dietrofront.