Varie, 4 maggio 2009
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Ambani Anil
• Mumbai (India) 4 giugno 1959. Industriale. Fratello di Mukesh (vedi AMBANI Mukesh) • «[...] ha avuto fortuna e fatto fortuna. È al 34˚ po sto nella classifica degli uomi ni più ricchi sulla Terra con un patrimonio di 42 miliardi di dollari. Guadagna gestendo il secondo gruppo telefonico del suo paese e con grossi affari nel settore immobiliare. Si diverte investendo a Hollywood - nel mondo del cinema insieme alla DreamWorks di Steve Spielberg. Dunque ha tanti ammiratori ma anche qualche nemico. Che potrebbe aver deciso di eliminarlo sabotando uno dei suoi elicot teri. Il complotto – vero o pre sunto – è emerso [...] (nell’aprile 2009) a Mumbai quando un tecnico aeronautico, Bharat Borge, impegnato nella manutenzione del Bell 412 di Ambani, ha riscontrato qualcosa di anomalo: sabbia e ghiaia nel serbatoio del velivolo. Una quantità sufficiente a provocare un’avaria fatale per l’elicottero. La scoperta è seguita da una doppia inchiesta. La prima della polizia e l’altra interna. Si muovono i funzionari della compagnia di volo, indagano quelli della “Reliance”, la società di Ambani. Si ipotizza un sabotaggio messo in atto da “qualcuno all’interno”. Un paio di funzionari dell’Ada si recano a casa di Borge, il tecnico che ha impedito il disastro. Vogliono sapere di più. L’uomo è sottoposto a un lungo interrogatorio anche da parte della polizia. Non passa neppure una set timana e il povero Borge fa una brutta fine. Lo trovano cadavere lungo i binari della ferrovia a Mumbai, sembra sia stato investito da un treno. In una tasca del vestito c’è un bi glietto dove la vittima espri me il timore di essere accusa to di aver sabotato l’elicottero. Elementi che fanno pensare a un suicidio. Ma la fami glia di Borge respinge questa ricostruzione, parla di pressioni, non esclude che abbiano voluto far sparire il testimone- chiave. Forse temevano che avesse degli indizi per poter arrivare ai responsabili della manovra. Gli amici di Borge ricordano che il tecnico sembrava sotto stress, era inquieto. Una condizione psicologica resa ancora più difficile – aggiungono i parenti – dal comportamento degli agenti, forse insi stenti e aggressivi nella loro azione. Girano voci che, durante un interrogatorio, l’uomo sarebbe stato malmenato. La polizia replica: “Se è stato pic chiato perché non lo ha de nunciato?”. Per noi, sottolineano, era soltanto un teste. Chi non crede alla teoria del suicidio, ritiene che Borge con i suoi controlli abbia sventato un piano organizzato dai rivali in affari di Ambani. Altre compagnie che si contendono il mercato indiano. E poi c’è la “questione interna”. Una vera battaglia. Il miliardario [...] è impe gnato in duro contrasto con il fratello Mukesh, l’uomo più ricco dell’India e al settimo posto nella lista di Forbes. I due sono in lotta dal 2002 quando alla morte del padre si trovano tra le mani l’impero di famiglia raccolto attorno alla compagnia telefonica Reliance. Litigano di brutto, non trovano l’intesa e l’unica strada resta la separazione, raggiunta nel 2005 grazie alla paziente mediazione della madre. Con il passare del tempo la frattura personale si è trasformata in duello legale. Con accuse reciproche, dispetti, colpi bassi. Una saga che, a giudizio di molti osservatori, po trebbe avere ripercussioni non solo sul gruppo industriale ma persino sull’intera economia indiana. [...]» (G. O., “Corriere della Sera” 1/5/2009).