Riccardo Chiaberge, Il Sole 24 Ore, 3/5/2009, 3 maggio 2009
Allora, ricapitoliamo. Dopo aver dialogato con Pesce su Gesù, Augias «disputa» con Mancuso su Dio «e dintorni» (ma quali dintorni, se Dio è in ogni luogo?)
Allora, ricapitoliamo. Dopo aver dialogato con Pesce su Gesù, Augias «disputa» con Mancuso su Dio «e dintorni» (ma quali dintorni, se Dio è in ogni luogo?). Vattimo dialoga con Antiseri che dialoga con Giorello che a sua volta dialoga con Boncinelli il quale ha appena finito di dialogare con Severino. L’editoria è tutta una chat. I libri non si fanno più a quattro mani, ma a quattro chiacchiere. Con la tariffa speciale «You and Me» senza limiti, bastano un po’ di telefonate e un pomeriggio davanti al registratore per riempire un centinaio di pagine, atterrare sui banconi delle novità e strappare qualche ammirata recensione. Se le coppie celebri del passato avessero avuto a disposizione queste tecnologie, sai quanta fatica si sarebbero risparmiati. Ci giunge anzi voce che un noto editore voglia colmare la lacuna con una nuova collana di «dialoghi impossibili». Ecco alcuni titoli che presto vedremo nelle librerie: Gargantua-Pantagruele, «Conversazioni sullo Slow Food (con gara di rutti finale)». Roberto Bellarmino-Galileo Galilei, «La separazione delle carriere tra teologi e scienziati». Arthur Rimbaud-Paul Verlaine, «Pro e contro le unioni gay». Camillo Benso di Cavour-Giuseppe Garibaldi, «Nazione e federalismo fiscale» (un atteso bestseller per i 150 anni dell’Unità). E infine, la coppia più rivoluzionaria di tutte: Carlo Marx-Federico Engels, «Manifesto del Partito Conversazionista». Uno spettro s’aggira per l’Italia: il libro parlato. Registratori di tutto il mondo, unitevi!