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 2009  aprile 10 Venerdì calendario

APPUNTI DEL 10 APRILE - VOCE ARANCIO


Cucine Sparizione delle cucine. Tra i nuovi bilocali, il 91% al Nord, il 90% al Centro e l’88% al Sud sono senza cucina e il problema è risolto dall’angolo cottura. Oltre al guadagno di una stanza si ottiene così una migliore valorizzazione dell’appartamento dato che la cucina non è compresa nei vani e in questo modo gli appartamenti si possono presentare come se avessero una stanza in più. Tendenza analoga per i trilocali. Ritorno della cucina nei quadrilocali, dove è presente sette volte su dieci ed è sempre più grande man mano che si allarga la casa (cucine di 13 metri quadri in appartamenti fino a 70 mq, di 16 se si va oltre, di 22 oltre i cento metri, ecc.) [dati di Immobiliare.it]

Maschi La pubblicità televisiva si rivolge ormai soprattutto ai maschi adulti (incremento del 2,3% nel trimestre gennaio-marzo), lasciando perdere i giovani (-6,6%: la disaffezione verso la tv generalista è ormai conclamata). Stabili i messaggi che hanno come bersaglio le donne (+0,1%) [dati A+ Ad Audit].

Femmine A Port Hedland, Karratha, Emerald, Dysart, Paraburdoo mancano donne e la cosa ha dato origine a un intenso flusso di agenzie matrimoniali o di società specializzate nel dating. Si tratta di piccoli centri australiani del Queensland o del Western Australia dove si scava alla ricera dell’oro. Pochi anni fa qualche baracca, adesso qualche migliaio di cittadini tutti impiegati in miniera e tutti molto ben pagati: di media 1700 dollari di stipendio alla settimana, che oltre tutto non si sa neanche come spendere. Una casa in affitto costa uno sproposito, 300 dollari a settimana, quanto si paga in un quartiere chic di Melbourne, Perth o Sidney. Il benessere generale ha fatto lievitare i prezzi e costretto alla fuga tutti coloro che non hanno a che fare con le miniere (barbieri, camerieri, insegnanti, impiegati dello Stato, ecc).

Oro Oro sequestrato dalla Guardia di Finanza di Como nel periodo gennaio-febbraio: 130 chili.

Alitalia Chi ha un bond Alitalia (’bond Mengozzi”) potrà chiederne il rimborso per il 30 per cento del valore fino a un massimo di 100.000 euro. 90 giorni di tempo per riscuotere. Lo Stato subentrerà poi nei diritti dell’obbligazionista: se il 21 ottobre, in sede di trattazione delle domande di ammissione allo stato di passivo, si riconoscerà agli obbligazionisti una somma superiore al 30%, la differenza finirà al Tesoro. Nessun trattamento particolare per i fondi.

Incentivi Lo stesso decreto contenente le norme sui bond Alitalia incoraggia la rottamazione delle vecchie automobili euro 0, euro 1 ed euro 2 con un incentivo di 1.500 euro (3.000 se si compra un’auto elettrica), di 2.500 euro per il cambio di un autocarro vecchio con un modello euro 4 o euro 5 (4.000 euro se si compra un autocarro che va a metano), 500 euro per i motocicli fino a 400 cc.

Mourinho Mourinho (cinque milioni netti di stipendio all’anno) investe in case, automobili di lusso, orologi. Ha un gestore di fiducia dai tempi del Portogallo. Abramovich, per farlo felice, una mattina gli fece trovare sotto casa una Ferrari Scaglietti. Nonostante la passione per gli immobili, a Milano è andato in affitto (villa tra Como e Cernobbio: vista sul lago, eliporto, piscina ecc.).

Lippi Lippi investe in case. Ha fondato tre società immobiliari: la Dast (con la moglie e i due figli), la Promoinvest (con gli imprenditori Lucio Elia ed Enrico Castellacci, che fu capo dello staff medico ai mondiali di Germania) e, sempre con Elia, la Health and Sport International Center. Ha il 10% della Mammamia srl, controllata da Briatore, che gestisce i bagni Twiga di Marina di Pietrasanta, e il 10% della Capraia Diving Service sas (noleggio barche e attività marine).

Borse e Pil Sul problema se esista una relazione tra i rialzi di Borsa e la crescita del Pil, Jay Ritter, dell’Università della Florida, risponde di no: se il Pil di un Paese aumenta non è affatto certo che le quotazioni del rispettivo mercato azionario salgano. Di solito, anzi, accade il contrario e non è chiaro il perché. Ritter: «Non è detto che gli azionisti beneficino della crescita economica, a differenza dei lavoratori e dei consumatori» che è però una spiegazione tautologica. Krugman si era occupato del problema nel 1994 studiando le economie emergenti e anche lui aveva risolto la questione con una tautologia: «In questi Paesi la maggior parte della crescita economica viene dall’elevata propensione al risparmio e dall’utilizzo più efficiente della forza lavoro. Fenomeni che non si traducono necessariamente in profitti più alti per gli azionisti delle imprese in loco».

Per esempio Obama sta fortemente spingendo su certi settori e ai titoli relativi non succede praticamente niente. Per esempio:

• Il presidente ha garantito la copertura sanitaria per quattro milioni di bambini e ha annunciato miliardi di investimenti nelle infrastrutture ospedaliere. Però Community Health Service valeva 15 dollari a gennaio e vale 15 dollari adesso.
• Il presidente vuole investire in infrastrutture, ma Vulcan Materials (leader nella fornitura di sabbie e ghiaia per autostrade) è rimasta ferma alla quotazione di gennaio.
• Il presidente vuole mettere in rete le zone rurali e Cisco System, candidata a un ruolo leader nell’operazione, sta sempre a 16 dollari.
• Archie Daniel Midlands (granaglie) dovrebbe guadagnare dalla produzione del bioetanolo e invece in tre mesi ha perso un dollaro (da 29 a 28).
• Itron, leader dei contatori elettrici, ha aumentato del 20% il giro d’affari ed è scesa in tre mesi da 63 a 47 dollari.

Quanta Quanta Service (solare) ha invece avuto un andamento abbastanza coerente, 19 dollari a gennaio, 21 adesso.

Difesa Titoli difensivi: quelli che hanno scarsa volatilità, cioè che non si muovono troppo e hanno massimi e minimi tendenzialmente non troppo distanti. Titoli aggressivi: l’opposto. Nei momenti difficili – si dice – meglio stare sui difensivi, che evidentemente perderanno meno degli altri. Per esempio: gli alimentari, le banche eccetera. Per sapere se un titolo è difensivo o aggressivo guardare Il Sole 24 Ore del lunedì, parte intitolata Capitalizzazioni – Italia. Se l’indice è sopra 1, il titolo è aggressivo (tanto più aggressivo quanto più sopra l’1). Se sta sotto l’1 è difensivo (tanto più difensivo quanto più distante dall’1).

Islam In tutto il mondo i fondi comuni islamici sono 350 per una raccolta pari a 35 miliardi di dollari. Obbediscono a quattro regole: niente interessi (per il principio della ”Riba” secondo cui qualunque interesse è usura), nessun investimento in attività che comportino irragionevole incertezza (principio della ”Gharar”, quindi niente derivati), nessun investimento in attività che non corrispondano a qualcosa di reale (quindi niente finanza: principio del ”Maisir”), nessun investimento in attività proibite dal Corano, cioè alcol, tabacco, gioco d’azzardo, armi, carne suina, pornografia e gioco d’azzardo (principio dell’’Haram”).

Siria Lo scorso 10 marzo ha riaperto la Borsa di Damasco, chiusa da 46 anni. Sei società quotate (quattro banche, una compagnia di trasporti e un’azienda di servizi) destinate a diventare tredici e a crescere poi ancora di numero. Fino al prossimo autunno le contrattazioni si svolgeranno solo il lunedì e il giovedì. Regole: Borsa aperta a tutti, anche agli stranieri, ma divieto per sei mesi di trasferire all’estero l’investimento iniziale; divieto di comprare e vendere lo stesso titolo lo stesso giorno, vietato incassare dalla vendita una percentuale superiore al 2% (oltre questa percentuale è già ”eccesso di rialzo”). In Siria c’è inflazione, provocata anche dall’arrivo, a partire da sei anni fa, di un milione e 200 mila profughi iracheni che hanno fatto esplodere il mercato della casa. Preoccupazione per il rientro in patria di 700 mila siriani oggi emigrati in Arabia Saudita e colpiti da un programma di nazionalizzazione del lavoro deciso a Riad. Le rimesse degli stranieri l’anno scorso hanno garantito l’afflusso di 850 milioni di dollari. Il Pil dipende per un terzo dall’agricoltura, tormentata da tre anni dalla siccità. Disoccupazione al 20%, metà della popolazione ha meno di 18 anni. Obbligo di crescere ogni anno del 6-7% per creare un numero sufficiente di posti di lavoro.