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 2009  maggio 04 Lunedì calendario

APPUNTI DEL 21 GENNAIO - VOCE ARANCIO


Obama In sostanza, il piano di Obama per affrontare la crisi è mettere sul piatto altri 800-1000 miliardi, il quaranta per cento dei quali (3-400 miliardi) destinati a tagliare le tasse. Mille euro in meno da pagare per famiglia o almeno 500 euro in meno per individuo. Se ne accorgeranno - dice - il 95 per cento degli americani. Poi: raddoppiare in tre anni l’energia non-da-petrolio, riparare il 75% degli edifici, computer e accessi veloci nelle scuole, mettere in un database i dati relativi alla salute di tutti. Gli Stati Uniti hanno già adesso un disavanzo di 1500 miliardi di dollari (differenza tra entrate e uscite) e un debito di 8.400 miliardi, che ogni anno aumenta di duemila miliardi.

Hot dog Il tizio che paga 640 mila dollari l’anno per tenere un chiosco di hot dog in mezzo alla strada, ai piedi della gradinata del Metropolitan Museum di New York. Si chiama Pasang Sherpa, è nepalese, ha 51 anni e ha partecipato a una gara indetta dal Dipartimento Parchi della città. Tra i concorrenti battuti, la New York One, industria di salsicce che ha offerto 65 mila dollari di meno. Le posizioni in offerta erano due, una nella parte nord della scalinata, l’altra a sud. Pesang aveva calcolato che nella parte nord della scalinata, dove c’è la fermata del metrò, passava più gente e ha offerto per quella posizione una somma più alta (360 mila dollari). Ha vinto poi anche a sud (280 mila).

Elisabetta La regina Elisabetta, trovandosi in visita al tempio d’oro di Amritsar (India settentrionale), dovette togliersi le scarpe. Il Comitato del Tempio, tuttavia, le prestò dei calzini per consentirle di non mostrare i piedi. I Sikh protestarono.

Stiglitz Il premio Nobel Stiglitz, interrogato sul piano di Obama, s’è detto d’accordo sul fatto che si debba investire sull’energia non-da-petrolio. Non condivide invece i tagli fiscali, inutili per stimolare i consumi. Dice: «Siamo un’Unione e perciò dobbiamo piuttosto soccorrere i nostri Stati - tipo California - afflitti da problemi di bilancio gravissimi». Poi: aiutare i disoccupati magari prolungando il periodo in cui hanno diritto al sussidio (adesso è di 39 settimane) e fare qualcosa per contenere i pignoramenti delle case.

California La California, che alla fine di ottobre aveva un disavanzo di quasi 12 miliardi di dollari, alla fine dell’anno stava sotto per 14 miliardi e ottocento milioni. Continuando così, nel 2010 il disavanzo sarà di 42 miliardi. Schwarzenegger, l’attore che fa il governatore: «Stiamo marciando dritti verso l’apocalisse finanziaria». Cinque anni fa l’ex governatore Gray Davis voleva risolvere il problema triplicando la tassa di registrazione delle automobili. Schwarzenegger lo rovesciò attraverso un referendum (’recall”). Subirà probabilmente anche lui un referendum. Tra le ipotesi politiche di cui si parla maggiormente: dividere la California in tre parti. Oppure smetterla di far parte degli Stati Uniti, battere moneta propria ecc.

Copie In vendita per 9,98 milioni di dollari la copia della Casa Bianca costruita sette anni fa ad Atlanta dall’imprenditore di origini iraniane Fred Milani, 57 anni. Più piccola dell’originale, ma identica, compresi lo studio ovale, la stanza da letto Lincoln, il balcone Truman, ecc.

Albano Albano vuol far causa alla Rai perché nell’imitazione che gli fa Max Giusti viene citata la tenuta di Cellino San Marco, che è un marchio registrato.

Bambole A Buenos Aires è stato aperto un negozio dove le bambine possono comprare gli stessi oggetti disegnati per le Barbie, vestiti orologi occhiali. Previsto anche un Barbie-parrucchiere per le acconciature. Dietro lo show-room è stata costruita una casa Barbie per le festicciole. Barbie in Argentina è un modello estetico talmente inseguito da essere diventato un’ossessione. Spopola un musical dedicato a Barbie. Ramiro Mayol, il produttore: «Ogni donna sogna di assomigliare a Barbie».

Tussaud Da Madame Tussaud chiedono ai personaggi da rappresentare in cera un paio di scarpe usate. Se quelli si rifiutano ne comprano di nuove, identiche, e le fanno indossare per alcune settimane ai dipendenti.

Moda Le due giornaliste di moda Sofia e Carolina che sull’Espresso sconsigliarono di seguire l’esempio della regina Elisabetta, che col vestito da cocktail metteva scarpe ortopediche.

Ducati 741 La scarpa tirata contro Bush dal giornalista ventottenne Muntadar al-Zaidi è una Ducati 741 disegnata dieci anni fa da Ramazan Baydan, che la produce. Il boom di ordini ricevuti da tutto il mondo arabo l’ha costretto a raddoppiare il numero di operai, ad assumere un’agenzia che lo aiuti nella comunicazione, a farsi filmare mentre impugna le 741 e dice: «Non faccio politica, solo scarpe» ecc.

Asili Il Comune dove gli asili nido costano di più è Leonforte, 14 mila anime in provincia di Enna: 15.746 euro, ovvero 1.312 euro al mese per un anno intero. Segue Ascoli Piceno, dove un posto al nido comunale costa 15.656 euro l’anno. Scendendo nella classifica si incontrano la città ligure di Ospedaletti (15.575), il paese siciliano di Piraino (15.399), poi Roma (15.049 euro l’anno), Ventimiglia (14.622), Vimercate in provincia di Milano (14.483), Venezia (14.098), Nizza Monferrato (14.045), Borghetto Santo Spirito in Liguria (13.856), Brescia (13.840), Marcianise in Campania (13.580), Como (13.288). Altri dati: a Milano, città che può soddisfare il 22% delle domande, gli asili nido costano la metà (7.774 euro l’anno) rispetto a Roma, dove il tasso di copertura delle domande è fermo al 14%. Gli asili al Comune di Napoli costano ancora meno (5.830 euro l’anno pro capite) ma il tasso di copertura delle domande non va oltre il 4%. Da questo punto di vista la città che sta peggio è Foggia, dove trova posto nell’asilo pubblico appena un bambino su cento (da uno studio dell’Anci, Associazione nazionale comuni italiani).

Pericoli «Il pericolo non è fare troppo, ma troppo poco […] Il costo sarà elevatissimo, ma sarebbe ancora superiore se non ripartisse l’economia» (Obama).

Miliardi «Un miliardo qua, un miliardo là, si fa presto ad arrivare ai soldi veri» (Everett Dirksen, senatore dell’Illinois, negli anni Sessanta).