Lo. C., il manifesto, 30/4/2009, 30 aprile 2009
OPERAZIONE COI FIOCCHI?
Per agevolare l’accordo con la Fiat e, soprattutto, il salvataggio della Chrysler, il glorioso sindacato Usa dei lavoratori dell’auto, l’Uaw, ha firmato un accordo assai costoso, per molti aspetti doloroso come hanno ammesso i suoi leader. Non avevano molte scelte i firmatari, con un’azienda prossima prima alla bancarotta e poi alla chiusura, in un paese in cui si sigillano gli stabilimenti a decine con il conseguente licenziamento di decine di migliaia di dipendenti. Uno dei punti dell’accordo che a noi sembra più indigesto è la rinuncia a utilizzare lo strumento dello sciopero almeno fino al 2015. Una moratoria di sei anni per uno dei diritti fondativi del movimento sindacale che non ha, per fortuna, molti precedenti nella storia. Dall’altra parte dell’Atlantico ma dalla stessa parte sociale, il segretario di uno dei più importanti sindacati mondiali, la Cgil, definisce l’ipotesi di accordo Fiat-Chrysler «un’operazione coi fiocchi». Guglielmo Epifani giustamente incassa il fatto che essa non creerebbe problemi occupazionali nelle fabbriche italiane della Fiat, a differenza di un ipotetico accordo con la Opel. Forse, però, sarebbe stata necessaria una maggiore cautela, data la natura storicamente internazionalista dell’azione sindacale.