Alessandro Bonini, Panorama, 7 maggio 2009, 7 maggio 2009
La ricostruzione del World trade center, distrutto negli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, rischia di concludersi in tempi biblici
La ricostruzione del World trade center, distrutto negli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, rischia di concludersi in tempi biblici. Lo ha fatto presente la Port authority, l’agenzia proprietaria dell’aera di Ground Zero, dove è prevista la costruzione di quattro nuovi edifici al posto di quelli crollati. Con la crisi economica si fa fatica ad assegnare i nuovi uffici e l’authority non intende accelerare i tempi della costruzione finché non vi sarà certezza di riempirli. Sullo sfondo c’è anche una controversia con l’immobiliarista Larry Silverstein, che si è impegnato a costruire tre torri ma ha chiesto all’agenzia pubblica di fare da garante con le banche. Il primo edificio a essere completato sarà il One World trade center (l’ex Freedom Tower) che dovrebbe vedere la luce entro il 2018.