Azzurra Della Penna, Chi, 6 maggio 2009, 6 maggio 2009
Appassionata da sempre di motociclismo, e da poco anche di paracadutismo, incontriamo Maddalena Corvaglia a bordo pista, a Misano Adriatico, inguainata in una tuta di pelle nera, terminato il corso di guida avanzata di moto Ducati
Appassionata da sempre di motociclismo, e da poco anche di paracadutismo, incontriamo Maddalena Corvaglia a bordo pista, a Misano Adriatico, inguainata in una tuta di pelle nera, terminato il corso di guida avanzata di moto Ducati. «Vuoi vedere il mio nuovo tatuaggio?», esordisce aprendo la zip e mostrando un volatile che le attraversa il costato. « un falco con una lacrima. L’animale rappresenta il distacco, la lacrima il contrario. la vita, credo, o almeno è il modo in cui sono io: sono tutto e il suo opposto». Beh, gli uomini fanno follie per chi ha questo tipo di carattere. «Non mostro la mia parte più malinconica: le persone che mi conquistano, infatti, sono quelle che intuiscono che Maddalena è una donna a strati, come la corteccia della quercia. Quello che arriverà al midollo, sarà l’uomo che sposerò». E adesso con Morgan… «Io sono felice, non so come andrà a finire, ma sono felice. Lo sa? Lo sport estremo è meno estremo rispetto all’amore: nel paracadutismo è sempre colpa del paracadutista se non si apre il paracadute. In amore invece tu puoi dare tutto, ma non sei tu che gestisci i comandi: l’amore, se ti fa volare, ti fa anche cadere, e non per colpa tua. E, aggiungo, difficilmente riesci ad attutire la caduta. Ma che dire, io odio l’elettrocardiogramma piatto: preferisco stare male, ma dandomi una chance di stare benissimo». Un aggettivo per definire Morgan. «Artista». E sportivo no? «Oddio, no, sportivo no. E poi io, a Morgan, il casco come glielo metto?».