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 2009  aprile 29 Mercoledì calendario

CELLULARI E SUPERMARKET LA MONETA DIVENTA HI TECH


Sembra l’inizio di un nuovo ordine monetario europeo, se non mondiale, che potrebbe essere battezzato l’«an­ti- Gold Standard». Perché tanto il primo sistema in vigore fino agli anni Trenta richiedeva un rapporto fisico tra moneta in cir­colazione e riserve in oro, tanto quello che è stato adottato con 364 voti a favore e 30 contrari dal Parlamento Ue nel weekend non solo va oltre al concetto di banco­note ma anche a quello di banca: in sostanza con le nuove regole in materia di moneta elettronica anche le «non-banche», come operatori telefonici, assicurazio­ni e supermercati, potranno «bat­tere » moneta con le nuove tecno­logie e dunque senza nemmeno l’ancoraggio psicologico del bi­glietto bancario, delle monete o del conto corrente.

Per adesso manca il passaggio formale del Consiglio europeo e la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale Ue. Poi per le «non-ban­che » partirà un conto alla rove­scia lungo, al massimo, 18 mesi e 20 giorni, limite entro il quale i paesi dovranno recepire la diret­tiva. Certo, non sarà una deregu­lation selvaggia. Se con l’introdu­zione della neutralità tecnologi­ca non sarà più necessario essere una banca per gestire e fare da ga­rante ai pagamenti, delle regole ci saranno: per agevolare l’ingres­so di nuovi attori nel mercato del­le carte di credito e di debito è stato ridotto da un milione a 350 mila euro il capitale iniziale per ottenere l’autorizzazione a gesti­re l’e- money. Inoltre i singoli Pae­si dovranno garantire la rimbor­sabilità dei fondi. Ma, a parte questo, la stessa Antitrust italia­na guidata da Antonio Catricalà, che solo due settimane fa aveva presentato un rapporto sulle car­te prepagate in Italia, si attende una spinta concorrenziale dalle nuove regole con un taglio delle commissioni di questi servizi, so­prattutto grazie all’uso del cellu­lare come canale di pagamento. Non a caso visto che con 1,2 sim pro capite siamo il Paese in Euro­pa con la maggiore diffusione di cellulari. Cosa cambierà rispetto ad oggi? I pagamenti attraverso il cellulare sono già possibili, an­che in Italia, con Poste Mobile. Ma ad oggi è ancora necessario avere come sottostante un conto per far transitare il denaro. Con la nuova normativa non sarà ne­cessario e, per esempio, si potrà usare direttamente il conto pre­pagato del cellulare anche per le micro-transazioni. La tecnologia esiste già: c’è il Geldkarte in Ger­mania, il Proton in Belgio, il Mo­neo in Francia e il Mondex nel Re­gno Unito. Sarà l’inizio dell’era glaciale per le carte di credito? No, perché sono previsti dei pre­cisi limiti contro il riciclaggio al­l’uso della moneta elettronica non-bancaria: 250 euro per sup­porti non ricaricabili e 2.500 eu­ro annui per gli altri. Ma per capi­re che il fenomeno non sarà co­munque di portata ridotta basta­no due indicatori. La stima della GSMA, l’associazione mondiale del Gsm, che parla di 1,4 miliardi di clienti con accesso a questi ser­vizi nel 2015. E il parere Bce del 5 dicembre 2008 in cui si dice che il nuovo sistema «potrebbe porta­re a modifiche della liquidità del sistema difficilmente controllabi­li dalle autorità monetarie».