Financial Times, 29 aprile 2009, 29 aprile 2009
Anche il Giappone sta sviluppando un piano di investimenti per lavorare terreni agricoli nelle nazioni in via di sviluppo
Anche il Giappone sta sviluppando un piano di investimenti per lavorare terreni agricoli nelle nazioni in via di sviluppo. l’ennesimo segno di nervosismo sulla sicurezza alimentare tra le nazioni che importano prodotti agricoli. Il programma giapponese è diverso da quelli già attivati dalla Corea del Sud e dall’Arabia Saudita, che comprano terreni all’estero per produrre cibo per i loro abitanti. Tokyo ha intenzione di mettere sul mercato i prodotti ottenuti all’estero. Il Giappone ha una lunga tradizione di coltivazioni all’estero, produce soia nell’America Latina dai tempi dell’embargo americano del 1973. Munemisu Hirano, direttore degli affari esteri per il ministero dell’Agricoltura, ha precisato che Tokyo non vuole andare in Africa, dove la popolazione ha carenza di ortaggi, ma nell’America centrale, in quella latina, nell’Europa dell’Est. ”Gli daremo una mano a migliorare l’export” di Hirano.