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 2009  aprile 28 Martedì calendario

SEQUESTRATI 460 MILIONI ALLE BANCHE


Nelle banche che hanno trattato derivati con Comuni e Regioni da ieri è allarme rosso: la Finanza, su richiesta della procura di Milano e con un provvedimento del gip Vanore, ha sequestrato nelle sedi di Jp Morgan, Ubs, Dutsche e Depfa Bank - quattro delle più importanti banche internazionali - beni mobili e immobili per un valore di circa 460 milioni di euro nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta truffa dei derivati venduti a Palazzo Marino tra il 2005 e il 2008, indagando le stesse banche ai sensi della 231, la legge sulla responsabilità penale delle società.
Un sequestro senza precedenti nel campo della finanza «creativa» e che sarà vagliato dal tribunale del riesame al quale ricorreranno le banche. Così come i due alti dirigenti del Comune finiti sul registro degli indagati nei mesi scorsi e colpiti ieri dal provvedimento di sequestro preventivo «in solido» con gli istituti di credito. Ovvero il direttore generale del Comune all’epoca del sindaco Gabriele Albertini, Giorgio Porta, e il componente del comitato tecnico Mario Mauri: per l’accusa sono i padri dell’operazione-derivati, fortissimamente voluta da Albertini e considerata la più importante mai fatta in Europa.
Per il pm Robledo le banche agirono sia in vesti di advisor che di consulenti del Comune, avendo un interesse preciso a dare una prospettazione non corretta sulla convenienza economica di una ristrutturazione del debito pari a 1,7 miliardi di euro. Si capisce dunque la portata del sequestro di ieri che oltre a congelare il presunto danno per Palazzo Marino - calcolato in circa 100 milioni di euro - blocca preventivamente anche i presunti guadagni delle banche realizzati attraverso complicatissime architetture finanziarie. Basti pensare che il Comune, in appena tre anni, venne portato a rinegoziare il prestito per ben sei volte (le ultime due sotto la giunta Moratti) sempre con contratti estremamente favorevoli alle banche, mai chiari sulla loro vera natura di rischio e con il sospetto di commissioni occulte per gli istituti e i diversi manager già finiti sul registro degli indagati l’inverno scorso.
Con un risvolto ulteriore: perché se la prospettazione dell’accusa dovesse reggere il vaglio del tribunale facendo attecchire le radici giuridiche di questo fascicolo battistrada, il sequestro di ieri potrebbe essere il primo di una lunga serie essendo quasi tutti i comuni, le Regioni e le Provincie italiane indebitate con uno degli strumenti finanziari più controversi degli ultimi anni e di cui nel nostro Paese si è fatto larghissimo uso.
L’ipotesi di reato contestata nel gennaio scorso dal pm Alfredo Robledo parla di truffa aggravata ai danni dello Stato, in questo caso del Comune ma pare che nel mirino degli inquirenti siano finiti da tempo anche i contratti derivati stipulati da Regione e Provincia, considerati parte offese come Palazzo Marino. Dovevano essere grandi risparmi, saranno in incubi nei quali si risveglieranno le generazioni future, essendo i prestiti legati a bond trentennali. E ieri al Comune è arrivata un’altra bacchettata: la Corte dei Conti ha messo nel mirino un altro prestito obbligazionario di 335 milioni di euro, del 2004, per il quale Palazzo Marino non ha creato il relativo fondo di ammortamento previsto. Ora il rimborso agli obbligazionisti costringerà il Comune a recuperare circa un quinto dell’intera spesa preventivata per la parte corrente. Ma, osservano i giudici contabili, nel bilancio previsionale non c’è traccia di queste uscite. JP Morgan
JPMorgan, seconda banca degli Stati Uniti, ha 90 milioni di clienti.Deutsche Bank
La tedesca Deutsche Bank ha sede a Francoforte sul Meno; è una delle principali banche europee.Depfa Bank
Sede a Dublino, è specializzata nel finanziamento al settore pubblico.Ubs
La svizzera Ubs è una banca privata e d’investimento. Ha sede a Basilea e a Zurigo.