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 2009  aprile 28 Martedì calendario

DALL’AMBIENTE ALL’UNCINETTO LA GRANDE INFLAZIONE DELLE "GIORNATE"


Oggi è la giornata internazionale della sicurezza e salute sul lavoro, domani si celebrano quella della danza e quella mondiale della preghiera per le vocazioni. Inutile sentirsi in colpa se non si riesce a impegnarsi per l´una o l´altra campagna e macerarsi nel dubbio se si possa pregare mentre si muove qualche passo di danza. Stare dietro a tutte le "giornate mondiali" è impresa improba, perché sono 190 nel corso dell´anno, talvolta sovrapposte. E non tutte irrinunciabili, va detto subito, pur se c´è chi ha ritenuto opportuno creare un sito per censirle e descriverle.
Vincent Tondeux, un pubblicitario francese, racconta che l´idea gli è venuta ascoltando i notiziari radio: «Mi sono accorto che ogni giorno veniva annunciata questa o quella giornata mondiale - dice - e ho voluto capire qual è il meccanismo per cui una data diventa occasione per celebrare o ricordare qualcosa». Tondeux ha scoperto che neanche l´Onu, il più attivo ente promotore con 90 date nel corso dell´anno, ha stilato una direttiva ufficiale in proposito. Le date promosse e gestite dalle Nazioni Unite devono essere votate dall´Assemblea Generale, ma tutte le agenzie intergovernamentali possono a loro volta proclamare le loro giornate mondiali e chiedere solo in seguito il sostegno dell´Onu. Nulla impedisce poi a un privato cittadino di dichiarare l´8 marzo "giornata internazionale del biliardino" o il 16 giugno quella del gioco della pallacorda, salvo voler votare la propria causa al fallimento, perché quelle date sono già occupate dalla giornata della donna e da quella dei bambini africani.
«Fare l´elenco mi ha impegnato tempo ed energie - spiega Tondeux - e il lavoro è stato complicato dalla necessità di verificare se quelle che si proclamavano "giornate mondiali" non diventavano poi il raduno in salotto di pochi entusiasti». Tondeux ha cassato ed escluso giornate su giornate, badando a non fare pubblicità a gruppi ascrivibili a sette o che diffondono idee lesive della dignità umana. E dopo tutto questo lavoro si è ritrovato comunque con un elenco ben nutrito e alcuni mesi zeppi di ricorrenze. Tanto che l´Onu sconsiglia di proclamare nuove giornate mondiali in ottobre, già troppo intenso, e suggerisce luglio, per ora ancora abbastanza libero.
Dopo l´Onu e le sue agenzie, sono le chiese le più attive nel promuovere le giornate mondiali, poi le ong, le associazioni, i sindacati professionali e infine i semplici cittadini, come accade per la giornata mondiale del blog (il 31 agosto), oppure quella della risata (il 3 maggio). Ci sono giornate proclamate in una data significativa, come accade per quella della memoria, il 27 gennaio, giorno della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, e giornate che, seppure assai sentite, come quella della pace, hanno ben due date, il 21 settembre e il primo gennaio. Sì, perché proprio questa giornata è emblematica della confusione che regna nel campo: il Vaticano organizza quella voluta da Giovanni Paolo II nel 1979, mentre l´Onu sostiene quella proclamata nel 1981. La notorietà dei promotori e la loro capacità di attirare l´attenzione dei media sono decisivi nella riuscita di una giornata mondiale, così come il tema che tratta. Ciò non impedisce alla Giornata mondiale del lavoro a maglia di aver portato il 14 giugno nelle piazze di tutto il mondo appassionati del genere e a quella dell´orgasmo globale, il 21 dicembre, seppure esclusa dall´elenco di Tondeux, di diventare argomento di discussioni e pagine di giornale.