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 2009  aprile 28 Martedì calendario

(Ansa) - La pensione per i ’repubblichini’ c’e’ gia’, risale al 1978 e a ’firmare’ la relativa legge furono tre pericolosi ’fascisti’ come Sandro Pertini (presidente della Repubblica), Giulio Andreotti (presidente del Consiglio) e Franco Maria Pandolfi (ministro delle Finanze)

(Ansa) - La pensione per i ’repubblichini’ c’e’ gia’, risale al 1978 e a ’firmare’ la relativa legge furono tre pericolosi ’fascisti’ come Sandro Pertini (presidente della Repubblica), Giulio Andreotti (presidente del Consiglio) e Franco Maria Pandolfi (ministro delle Finanze). A ricordarlo al segretario del Pd e’ Mirko Tremaglia, oggi esponente del Pdl ma, nel 1943 e a soli 17 anni, aderente alla Rsi. ’Il tentativo di Franceschini, inteso a fare ritirare la legge sui ’repubblichini’, e’ totalmente fallito’ perche’ quanto previsto dalla proposta Barani, sottolinea Tremaglia, e’ gia’ compreso nel ’Testo Unico delle norme in materia di pensione di guerra’ in vigore dal 23 dicembre 1978. ’Il tentativo di Franceschini di riaccendere un conflitto che doveva avere come obiettivo i soldati che hanno combattuto ’dalla parte di Salo’, riaccendendo un pesante scontro politico - afferma ancora Tremaglia - non ha alcun senso, ne’ nazionale ne’ sotto l’aspetto legislativo. ’Siamo andati a vedere qual era la realta’ - continua - ed abbiamo scoperto che il riconoscimento e’ gia’ stato fatto ed i pericolosi ’neo-fascisti’ da incriminare, per avere messo sullo stesso piano quelli della RSI con i partigiani, sono espressione massima della democrazia. Infatti, il provvedimento che riguarda il riconoscimento della pensione di guerra ai soldati della RSI e’ il dpr del 23 dicembre 1978 n. 915, il Testo Unico delle norme in materia di pensione di guerra, firmato da Pertini, Andreotti e Pandolfi’. Aver gridato allo ’scandalo’ per la proposta Barani ora, secondo Tremaglia, ’si ritorce contro Franceschini’ perche’ ’I pericolosi ’fascisti’ sono il capo dello Stato, il presidente del Consiglio, il ministro delle Finanze’ dell’epoca. ’Franceschini - conclude Tremaglia - e’ autore di un ridicolo e penoso tentativo di riportare faziosita’ e polemica tra le parti politiche’.