galileonet.it 27/4/2009, 27 aprile 2009
La folla nei negozi spinge i clienti a entrare, ma non a fare acquisti. Lo dice Sam K. Hui della New York University su Journal of Consumer Reasearch, dopo aver condotto un interessante studio sui fattori che influenzano le persone durante lo shopping, condotto in collaborazione con la University of Pennsylvania
La folla nei negozi spinge i clienti a entrare, ma non a fare acquisti. Lo dice Sam K. Hui della New York University su Journal of Consumer Reasearch, dopo aver condotto un interessante studio sui fattori che influenzano le persone durante lo shopping, condotto in collaborazione con la University of Pennsylvania. Hui e colleghi hanno incrociato i dati ricavati da scontrini e registratori di cassa con quelli di dispositivi Gps, chiamati ”pathtracker”, installati nei carrelli della spesa di un grande centro commerciale, che inviano informazioni sulla loro posizione ogni cinque secondi. Tre le conclusioni cui sono giunti i ricercatori: le persone sono attirate dai negozi affollati ma poi proprio l’affollamento le fa rinunciare all’acquisto; le file esercitano una sorta di pressione e alla fine i clienti preferiscono spendere del tempo solo nei negozi che davvero interessano loro; i consumatori cedono più facilmente all’acquisto di un prodotto ”vizioso”, come uno snack, se prima hanno messo nel carrello un prodotto ”virtuoso”, come frutta e verdura o uno yogurt magro.