Adnkronos 27/4/2009, 27 aprile 2009
Muore una delle stelle più vecchie e lontane dell’Universo, una di quelle stelle nate poco dopo il Big Bang
Muore una delle stelle più vecchie e lontane dell’Universo, una di quelle stelle nate poco dopo il Big Bang. E a vederne la fine è stato un telescopio italiano: il Telescopio Nazionale italiano Galileo, posto alle Isole Canarie, lo scorso venerdì notte è riuscito, per primo al mondo, ad osservare il segnale ottico corrispondente ad uno dei Lampi di Raggi Gamma più importanti mai registrati. «Con enorme stupore - riferisce l’Istituto Nazionale di Astrofisica - gli astronomi italiani si sono accorti, mentre analizzavano i primi dati che arrivavano in tempo reale, che avevano a che fare con l’oggetto più distante nell’Universo mai osservato». «Secondo le prime interpretazioni, - continua l’Inaf - si potrebbe trattare dell’immane esplosione conseguente alla fine dell’esistenza di una delle prime stelle formatasi nell’Universo, a poco più di 600 milioni di anni dal Big Bang, che sarebbe quindi lontana da noi oltre 13 miliardi di anni luce e risulterebbe l’oggetto celeste più distante mai osservato». La scoperta, che in poche ore ha fatto il giro del mondo scientifico per la sua importanza, «premia anni di paziente ricerca e collaborazione della rete di astrofisici italiani, Cibo, specializzati in queste ricerche» commenta l’Inaf.