Wall Street Journal, 27 aprile 2009, 27 aprile 2009
Bill Gates era un bambino insopportabile. Fin troppo studioso (ha letto la Word Book Encyclopedia dall’inizio alla fine prima di entrare al liceo) i genitori non riuscivano a fargli avere una vita sociale
Bill Gates era un bambino insopportabile. Fin troppo studioso (ha letto la Word Book Encyclopedia dall’inizio alla fine prima di entrare al liceo) i genitori non riuscivano a fargli avere una vita sociale. Ancora undicenne chiedeva ai genitori chiarimenti su questioni di politica internazionale, sull’andamento dell’economia, sulla natura dell’esistenza umana. La madre, a distanza di anni, ammise che era un bambino molto noioso. Suonava il trombone, ma con scarso successo. Con la madre litigava su tutto: si rifiutava di pulire la stanza, essere a tavola in tempo, non morsicare le penne. Dodicenne, a pranzo la insultò, il padre gli tirò in faccia un bicchiere d’acqua. ”Grazie per la doccia” rispose Bill che fu portato da uno psicologo. Disse al terapista: ”Sono in guerra con i miei genitori su chi controlla la situazione”. Lo psicologo non ha potuto fare altro che dire ai genitori di lasciarlo fare.