Wall Street Journal, 27 aprile 2009, 27 aprile 2009
Tra le più promettenti fonti di energia rinnovabile c’è il movimento delle acque. Si possono sfruttare i moti delle onde marine o i movimenti dovuti alle maree
Tra le più promettenti fonti di energia rinnovabile c’è il movimento delle acque. Si possono sfruttare i moti delle onde marine o i movimenti dovuti alle maree. La tecnologia è agli inizi, oggi nel mondo sono stati installati in tutti 10 megawatt di potenza ricavata in questo modo. Aziende leader: la spagnola Iberdrola, le tedesche E.On e Rwe, l’inglese Scottish & Southern Energy. I costi sono elevati: la Scozia finanzia questa tecnologia con 52,65 sterline per megawatt/ora prodotto, tenendo conto del contributo produrre un kilowatt costa tra i 12 e i 15 centesimi se ottenuto dalle maree, tra i 22 e i 25 centesimi se ottenuto dalle onde. Un kilowatt/ora eolico costa 9,5 centesimi. Difatti la australiana Babcock & Brown, che gestiva Aguçadoura, il più grande impianto di energia marina del mondo (in Portogallo) è fallita. la Scozia vuole ottenere da onde e maree una capacità di un gigawatt di potenza entro il 2020. Per questo a settembre aprirà la gara per concedere le licenze sulle acque del Pentland Firth, dove gli esperti hanno indicato la presenza di 6 siti adatti a questa tecnologia, sugli 11 presenti in tutta la Gran Bretagna.