Tommy Cappellini, il Giornale 27/4/2009, 27 aprile 2009
(articolo + 5 schede) NON E’ LOGICO MA PER ME E’ VERO IL LATO IRRAZIONALE DEGLI SCIENZIATI- Ovviamente, quello che scacci dalla porta ti rientra in casa dalla finestra
(articolo + 5 schede) NON E’ LOGICO MA PER ME E’ VERO IL LATO IRRAZIONALE DEGLI SCIENZIATI- Ovviamente, quello che scacci dalla porta ti rientra in casa dalla finestra. Cerchi una spiegazione razionale per tutte le cose? Hai più fiducia nella Ragione che nel fatto di essere nato da una donna? «Certamente!», risponde lo scienziato, apparecchiando le provette per la fecondazione artificiale. Ma apparecchiando anche, senza saperlo, la propria nemesi. È recente la notizia che Galileo Galilei - l’astronomo «martire» par excellence, condannato come eretico dalla Chiesa per aver certificato il moto della Terra - credeva negli oroscopi. Anzi, li scriveva pure: le sue quaranta «predizioni astrali», escluse dall’opera omnia pubblicata alla fine dell’Ottocento, usciranno invece nella nuova edizione diretta dal professor Paolo Galluzzi, direttore del Museo della Storia della Scienza di Firenze. Comunque, detto tra noi, se gli oroscopi non andavano bene al committente, Galileo ci faceva pure qualche ritocchino. Fece il maquillage anche al proprio, come ha raccontato William Shea, uno dei più famosi studiosi dello scienziato pisano. Niente di che, d’altra parte Keplero e Cartesio credevano che la luna fosse abitata... Dove inizia e dove finisce l’Intransigenza Scientifica? O meglio, la credulità, intenzionale o meno, degli scienziati? La vicenda di Galileo appare ancora piena di tenerezza rispetto a quanto si può trovare nel libro Non è vero ma ci credo. Intuizioni non provate, future verità (il Saggiatore, pagg. 256, euro 15), dove John Brockman - agente letterario di scienziati e premi Nobel - ha raccolto le «credenze» di oltre cento intellettuali in gran parte di area scientifica, sotto un titolo che l’editore italiano ha mutuato - significativamente - da una commedia di Peppino de Filippo. Brockman avvicinava gli scienziati con un domanda rispettabile: «In che cosa credi, anche se non puoi provarlo?». Apriti cielo. Ce n’è per tutti i gusti. Leggendo il libro - ma anche il suo corrispettivo sul web, www.edge.org - si scopre che Martin Rees, cosmologo a Cambridge, crede negli «universi geneticamente modificati», cioè quei mondi che i nostri lontani discendenti «creeranno a partire da leggi fisiche stabilite da loro, e non dalla natura». Molto coraggioso. Come Ray Kurzweil: «Credo che i computer supereranno la velocità della luce, anche se 300mila chilometri al secondo possono sembrare una velocità ragguardevole». O come Richard Dawkins: «La teoria di Darwin vale non solo per la terra ma anche per ogni forma di vita in tutto l’universo». Manca poco prima di sentir menzionare gli alieni, sebbene Kenneth Ford - direttore dell’American Institute of Physics - ci vada vicino: «Credo che ovunque nella nostra galassia esista una vita microbica. Scopriranno che su Marte c’è stata la vita, ma che oggi non c’è più». Più lontano si spinge Karl Sabbagh: «Se nell’universo esiste una qualsiasi forma di vita intelligente, credo che conosca i numeri». Ancor più lontano J. Craig Venter: «La Terra è il risultato di un evento panspermico. stata ”seminata” da microrganismi primordiali provenienti dalla spazio». E chissà cosa avrebbe pensato Franz Kafka di Alun Anderson, ex direttore del prestigioso New Scientist: «Gli scarafaggi hanno una coscienza. Qualcuno può trovare la cosa disgustosa ma io penso che sia così. Vale anche per le api e le farfalle». Ma tra tutti gli scienziati «credenti», però, il nostro cuore batte per David Buss, dell’università del Texas: «Credo che il vero amore esiste. Ho passato due decenni di vita professionale a studiare l’accoppiamento umano. Pur avendo esplorato tutte le infinite forme di inganno e manipolazione tra i sessi, la mia fede nel vero amore è incrollabile. So che esiste. solo, ahimè, che non posso dimostrarlo». Come dire, un vero scienziato pazzo. D’amore. Albert Einstein: Il relativista che credeva in Dio - Non credeva in un Dio personale che premiasse o castigassr, Albert Einstein (1879-1955) Pur tuttavia credeva: «Nel Dio di Spinoza che si rivela nella ordinaria armonia di ciò che esiste». Einstein, che oltre essere uno dei più celebri fisici della storia della scienza, premio Nobel per la fisica nel 1921, fu un grande pensatore e attivista in molti ambiti (dalla filosofia alla politica), aveva anche una fede più forte: «Nell’infinità della stupidità umana. Se dovessi rinascere, farei l’idraulico», disse una volta. Ma quest’ultima affermazione la disse poco dopo l’olocausto atomico di Hiroshima. Galileo Galilei: Il padre dell’astronomia che compilava oroscopi - Galileo Galilei (1564-1642), uno dei più grandi scienziati delle modernità-fisico, matematico, astronomo e filosofo allo stesso tempo - nella sua vita professionale, nonostante fosse un convinto razionalista, fece numerosi oroscopi. Galileo era cioè anche un «astrologo» (attività per la quale veniva anche ben retribuito). Il padre del metodo scientifico e dell’astronomia moderna non disdegnaava compilare oroscopi (per esempio, in occasione della nascita delle figlie, oppure pronostici sul futuro dei personaggi noti dell’epoca, o ancora riguardanti le sorti del Granduca di Toscana). Ovviamente inciampando in clamorosi errori... Isaac Newton: Il fondatore della fisica che calcolò l’Apocalisse - Il pensiero positivista di Isaac Newton (1642-1727) non fu impermeabile al senso del mistero e della superstizione. Oggi sappiamo che lo scienziato, fondatore della meccanica classica e padre della fisica moderna, studiò a lungo - e la riprova è nelle migliaia di pagine (a tutt’oggi inedite) che vi scrisse sopra - argomenti non proprio scientifici come l’astrologia, la numerologia, le profezie bibliche, la magia, la cabala, l’ermetismo. In particolare nell’ultima parte della vita, si dedicò all’interpretazione dell’Apocalisse, arrivando a calcolare per il 2060 la fine del mondo. Ilja Ivanov: Il biologo che voleva ibridare uomini e scimmie - Il biologo russo Ilja Ivanov (1870-1932), biologo, studiò l’inseminazione artificiale e l’ibridazione interspecifica, ottendendo risultati di grande rilievo. A un certo punto le sue ricerche presero una brutta piega: cominciò a credere nella possibilità di ibridare l’uomo e le scimmie antropomorfe per ottenere un essere superiore, invincibile. Gli esperimenti avvennero realmente, e metà degli anni Venti in Guinea, ma fallirono tutti. Come quelli compiuti dopo il suo ritorno in Unione Sovietica, nel 1927, quando tentò l’ibridazione mediante fecondazione di femmine umane con sperma animale. Nikola Tesla: L’inventore del XX Secolo che dava la caccia agli ufo - Il serbo-americano Nikola Tesla (1856-1943) fu fisico, ingegnere meccanico e tecnico elettrotecnico. Contribuì con i suoi studi a enormi progressi nei campi dell’automatismo, della balisitica, dell’informatica, della fisica nucleare e della fisica teorica e a lui sono attribuite le idee di base di molte invenzioni rivoluzionarie, tanto che qualcuno lo definì «l’uomo che ha inventato il Ventesimo secolo». Durante gli ultimi anni di vita, Tesla fu considerato uno «scienziato pazzo» perchè prese a pensare troppo agli alieni: inventò persino una radio specifica - il teslascopio - per comunicare con forme di vita extraterrestri di altri pianeti.