Elena Dusi, la Repubblica 27/4/2009, 27 aprile 2009
E ORA IL VIRUS FA PAURA. ECCO COME AFFRONTARLO
Tra allarme legittimo e rischio psicosi, due esperti ci aiutano a restare in equilibrio. Fabrizio Pregliasco, virologo dell´università di Milano, spiega come evitare il contagio. Enrico Girardi, direttore dell´unità di epidemiologia dello Spallanzani a Roma, illustra le armi per sconfiggere il virus. Perché, come ha avvertito l´Oms, quello della febbre suina è un virus nuovo e non del tutto conosciuto. Ma i precedenti di Sars e aviaria dimostrano che contenere un´epidemia è possibile. E che farlo senza inutili ansie è meglio.
Mangiare maiale è pericoloso?
"No, nessun prodotto suino è pericoloso. In questa fase dell’epidemia il contagio non avviene più dai maiali, ma da altri uomini malati. Il passaggio del virus dal maiale all’uomo è solo il primo anello della trasmissione della malattia, e noi lo abbiamo superato. Nel frattempo il virus nell’organismo del maiale è mutato e non pone più pericoli per noi. Oggi il rischio arriva solo da altri uomini malati"
Nei prodotti realizzati con suini (saponi, spazzolini, colle) restano tracce del virus?
"No, i virus dell’influenza sono molto deboli e sopravvivono qualche decina di minuti al di fuori dell’organismo. A differenza dell’aviaria, dove tutti i contagi umani nascevano da un contatto con un animale infetto, la febbre dei suini ormai ha compiuto il salto di specie ed è diventata questione interna agli umani"
Passare vicino a un allevamento è rischioso?
"No, neanche gli allevatori corrono pericoli"
Bisogna allarmarsi per Tosse e febbre?
"Non è semplice distinguere la febbre dei suini dall’influenza invernale. Questa nuova malattia si presenta con sintomi floridi: febbre che supera subito i 38 gradi, dolori, tosse e raffreddore. Un sintomo caratteristico è la congiuntivite: è stata notata in molti dei pazienti colpiti da febbre dei suini "
pericoloso il contatto con i malati? Come evitare il contagio?
"Come per ogni influenza: non baciare persone malate, non abbracciarle e lavarsi le mani se si toccano oggetti che possono essere infetti, come per esempio le maniglie delle porte. Su queste superfici il virus sopravvive anche un’ora"
Chi è stato nella zona dell’epidemia quanto tempo rimane a rischio?
"Dal contatto con il virus passano 2 o 3 giorni prima dell’arrivo dei sintomi. Ma l’individuo è contagioso da un giorno prima a sette giorni dopo la comparsa dei sintomi"
La mascherina che copre la bocca è utile?
"Funzionava bene contro la Sars, che per trasmettersi aveva bisogno di gocce di saliva grandi, ma contro la febbre dei suini ci vorrebbero quelle a trama molto stretta, che però ostacolano il respiro"
La primavera rende più lieve un’epidemia?
"Il virus dell’influenza non risente delle stagioni, soprattutto se è pandemico. Però d’inverno il contagio è più rapido perché si trascorre molto tempo in casa, con poco ricambio d’aria e a stretto contatto con altre persone"