Varie, 27 aprile 2009
TAKITA
TAKITA Yojiro Toyama (Giappone) 4 dicembre 1955. Regista. Premio Oscar 2008 per il miglior film straniero con Departures • «[...] Il film [...] che in originale si intitola Okuribito, racconta le disavventure professional-familiari di un giovane suonatore di violoncello, Daigo Kobayashi: l’orchestra in cui suona viene sciolta e lui si ritrova disoccupato e con mo glie a carico. Meglio allora abbandonare una Tokyo troppo cara e tornare nella casa che la madre, morta da poco, gli ha lasciato in provincia. E mettersi subito a cercare un nuovo lavoro. Per un involontario errore tipografico nell’annuncio letto su un giornale, Daigo pensa di presentarsi a un’agenzia di viaggio o di turismo e invece le ”partenze” a cui fa riferimento l’inserzione sono più esattamente le ”dipartite” che chiudono la vita: il nome dell’agenzia, NK, sta infatti per nokanshi, letteralmente ”maestro di deposizione nella bara”, un professionista che lava e riveste il corpo del defunto per l’estremo saluto. Il titolare da solo non ce la fa più e decide di ingaggiare l’ex violoncellista. Che sco prirà subito a proprie spese i lati peggiori della professione. [...] Cresciuto alla scuola della fiorente industria del cinema erotico, [...] Takita ha diretto [...] film di generi diversi, dal fantasy in costume alla commedia, dal film di cappa, spada e samurai al dramma giovanile, ma con Partenze ha trovato un equilibrio quasi magico tra lettura dissacrante della realtà (in fondo il protagonista è uno dei tanti che patiscono le conseguenze della crisi economica) e recupero della tradizione, tra ironia surreale e commozione vera. E dopo averlo visto, il premio Oscar non sembra per nien te un azzardo» (Paolo Mereghetti, ”Corriere della Sera” 27/4/2009).