Varie, 25 aprile 2009
SIGURÐARDTTIR
SIGURÐARDTTIR Jóhanna Reykjavík (Islanda) 4 ottobre 1942. Politico. Dal febbraio 2009 premier islandese • «Per fortuna in Islanda ci si chiama per nome, così lei è Johanna per tutti. Il patronimico - Sigurdardottir, ovvero ”figlia di Sigurdar” - non lo usano neanche gli abitanti dell’isola e gli europei ringraziano, perché alle loro orecchie suona come un maledetto scioglilingua. [...] prima donna premier del Paese [...] primo leader planetario apertamente omosessuale [...] Le foto ufficiali la dipingono energica e riflessiva, le regalano anche qualche vezzo, come il rossetto rosso fuoco, gli orecchini appariscenti e gli occhiali sottili di marca che spuntano da un’acconciatura bianco ghiaccio. Quando l’hanno eletta premier, ”Time Magazine” ha fatto notare la coincidenza fra l’America che insediava il primo presidente nero e l’Europa che ribatteva con una donna sposata con un’altra donna. Da giovane aveva già contratto un matrimonio, con un uomo, e messo al mondo due figli [...] Poi il colpo di fulmine per una scrittrice, Jónína Leósdóttir, alla quale si è unita ufficialmente nel 2002. Il protocollo la considera ”First lady” islandese. Nessuno ha avuto nulla da ridire.ù Sull’isola nordica le preferenze sessuali del premier non fanno notizia. Di Johanna, per dieci anni hostess della Icelandair, la gente ricorda piuttosto l’impegno per le riforme sociali e il rifiuto di usare la limousine una volta assunto l’incarico di ministro del Welfare. Al lavoro ci andava al volante di un’utilitaria giapponese, ulteriore dimostrazione del bassissimo profilo che la donna ha scelto per la sua vita pubblica e che l’ha certamente aiutata a vivere le sue scelte private senza sollevare polemiche. ”La Santa”, la chiamano i giornali suoi sostenitori per le attenzioni a anziani, deboli e disabili. [...]» (Marco Zatterin, ”La Stampa” 25/4/2009).