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 2009  aprile 24 Venerdì calendario

UNA CASERMA PER GLI OTTO GRANDI MA ORA IL REBUS E’ LA SICUREZZA


Sarà qui, dunque, la casa degli "otto Grandi" della Terra. Coppito, Italia. Zona sismica 1. Scuola ispettori e allievi sottufficiali "Maresciallo Vincenzo Giudice", «medaglia d´oro che prestò il petto alla rappresaglia nazista per salvare la vita di innocenti». Cinquanta ettari di terreno argilloso per un compound di cinquantamila metri quadri di strutture in cemento armato, inaugurate nel 1992, accarezzate dalla faglia di Pettino e da quella che ha sbriciolato, due settimane fa, i pilastri dell´ospedale San Salvatore.
La città-caserma, in una delle sue ali, porta i segni della frustata del 6 aprile e, nel pomeriggio del colpo di teatro, gli aghi dei sismografi continuano a registrare lo sciame che non ha smesso e non smette di tormentare questa terra. Ma, di fatto, la terra che trema sembra improvvisamente l´ultimo degli assilli. Forse perché persino i sismologi si fanno di colpo generosi nelle previsioni («Per luglio la sismicità potrebbe essersi ridotta», dice Franco Barberi). O forse perché il set del dramma si fa epicentro simbolico della annunciata «rinascita abruzzese». Qui hanno riposato in attesa di sepoltura, bambini, donne e uomini in un hangar trasformato in obitorio. Qui ne sono state benedette le salme durante la celebrazione dei funerali di Stato il venerdì santo di Pasqua. Qui dormono oggi Guido Bertolaso, capo della Protezione civile, le sue centinaia di addetti e volontari e 1300 finanzieri. Qui lavorano il prefetto Franco Gabrielli e chiunque, funzionario pubblico, non abbia più un ufficio all´Aquila. Qui ha messo le tende il circo dell´informazione per documentare il passaggio di ministri e sottosegretari e per la gioia di una rivendita di porchetta, unica serranda alzata lungo la provinciale che costeggia il compound. Qui, tra sessanta giorni, arriveranno con gli Otto, 3 mila delegati, 3 mila giornalisti accreditati, 16 mila uomini delle forze dell´ordine.
Eppure, anche immaginando profonde modifiche e prevedendone il completo svuotamento, metterli tutti nella "Vincenzo Giudice" non sarà agevole. Oggi, del resto, la caserma può arrivare a 2.500 posti letto in camerate da 4 e la capienza del suo auditorium non supera le 1400 persone a sedere. Dunque?
Bertolaso, che del colpo di teatro è il padre, è convinto che non servirà rubare o inventare altro spazio. Che i 50 ettari di Coppito siano sufficienti. un fatto che, in queste ore, al Viminale, con una qualche costernazione e frenesia, si cestinano dopo otto mesi di lavoro i piani della Maddalena, per cominciare a ragionare sulle planimetrie abruzzesi. Perché l´argomento del presidente del Consiglio - «Chi ha intenzione di contestare non avrà la faccia di venire a sfasciare» nell´epicentro del dramma - se risolve un problema alla macchina della prevenzione ne apre di nuovi. Il trasloco abruzzese non sposta infatti la gestione dell´ordine pubblico dall´isola della Maddalena a l´Aquila. Ma dall´isola della Maddalena a Roma. «Abbiamo appena cominciato a ragionarci sopra - dice un alto dirigente del Dipartimento della pubblica sicurezza - ma verosimilmente gli otto grandi e una parte almeno delle loro delegazioni verranno alloggiate a Roma, magari presso le ambasciate. E ci sarà dunque da risolvere il problema della messa in sicurezza dei trasferimenti all´Aquila e della messa in sicurezza delle residenze a Roma. Anche perché è evidente che eventuali trasferimenti in elicottero verso l´Aquila potranno riguardare i capi di Stato e il loro seguito, sempre che i rispettivi servizi di sicurezza li autorizzino, ma non certo le delegazioni». Ci sarà insomma da affrontare l´apertura di un fronte dell´ordine pubblico nel cuore della capitale e lungo i cento e rotti chilometri di autostrada che la collegano a Coppito.
Ancora confuso anche il capitolo della spesa. «Si risparmieranno 220 milioni già destinati alla Maddalena», dice palazzo Chigi. Ma nell´affermazione non si chiarisce che ne sia stato o ne sarà dei 180 di milioni che si ottengono dalla sottrazione tra la somma complessivamente stanziata per la Maddalena (400 milioni di euro) e quella che, appunto, si annuncia ora che verrà risparmiata (220 milioni). Quei 180 milioni sono soldi già spesi o impegnati? Serviranno al completamento di opere già in fase di avanzamento? Verranno in parte utilizzati per il trasloco dell´organizzazione in Abruzzo?