matteo tonelli, www.repubblica.it, 24 aprile 2009
Detenuti per un giorno. A modico prezzo. Basta andare in Bolivia, nel carcere di San Pedro a La Paz e il gioco è fatto
Detenuti per un giorno. A modico prezzo. Basta andare in Bolivia, nel carcere di San Pedro a La Paz e il gioco è fatto. Strana struttura quella boliviana. Dove le misure di sicurezza sono, per così dire, insolite. E dove pagando 35 dollari (26 euro) si può visitare quello che la bibba dei viaggiatori, la guida Lonely Planet, definisce il luogo turistico più strano del mondo. E non si tratta solo di una visita guidata nel carcere. Chi vuole può dormire in una cella, entrare in contatto con i detenuti e consumare la cocaina che viene prodotta dentro le mura. Strano davvero il carcere di San Pedro. I circa 1500 prigionieri (ci passò anche il criminale nazista Klaus Barbie) possono contare su un regime insolito. Anzitutto vivono con moglie e figli. Circa duecento tra donne e bambini che hanno libero accesso al carcere. E questa è solo la prima delle peculiarità della prigione. I detenuti, che altrove lavorano piu che altro per ammazzare il tempo, da queste parti sono ben remunerati. Non a caso la prigione si divide in otto sezioni. Basate sul censo. I detenuti più ricchi possono contare su cucina privata, bagno, e televisione via cavo. I più poveri si devono accontentare di dividere la cella con altri altrettanti indigenti. Una vera selezione economica e sociale dietro le sbarre. La fama del carcere si deve a Thomas McFadden, un inglese nato in Tanzania. Incarcerato per traffico di droga, passò tre anni a San Pedro. Folgorato dall’esperienza, decise di trasformare quella pagina nera della sua vita in un mezzo per fare soldi, creando un’agenzia per fornire "viaggi dietro le sbarre". Un’intuizione che gli ha permesso di diventare proprietario di un caffè e di un piccolo supermercato all’interno della struttura. Come se non bastasse nel 2002, insieme all’australiano Rusty Young, ha pubblicato un libro di memorie. Una storia che Hollywood non si è lasciata scappare, comprandone i diritti e mettendo in cantiere un film che uscirà il prossimo anno. Il produttore è un nome illustre: Brad Pitt. Alla regia il brasiliano Josè Padilla e Don Cheadel nei panni dello stesso McFadden. Troppo clamore però, per il governo boliviano. Che non gradisce avere un carcere dove si spaccia, alla luce del sole, la cocaina. E così le restrizioni imposte hanno fatto esplodere una rivolta che è costata il posto a due direttori "rei" di non avere saputo mantenere l’ordine. Il governo boliviano voleva dare un taglio anche alla presenza di mogli e figli a San Pedro. Una scelta, però, che è stata revocata proprio ieri, dopo la decisione di alcuni detenuti di dare il via allo sciopero della fame. "I detenuti devono capire che questo è un carcere" tuona l’attuale direttore. Vista la situazione a San Pedro potrebbe essere una battuta buona per il film che è in arrivo. (24 aprile 2009)