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 2009  aprile 24 Venerdì calendario

FROSINONE

Una vicenda che ha lasciato un’intera scuola, e tutta la comunità, sotto shock. Questa mattina a Ferentino, in provincia di Frosinone, uno studente è morto gettandosi dalla finestra della sua classe al liceo classico Martino Filetico. Un evento già di per sé tragico, reso ancora più devastante dalle modalità con cui si è svolto: il ragazzo - F.M., quindici anni, allievo della quarta ginnasio - si è tolto la vita proprio in aula, sotto gli occhi dei suoi compagni e del professore.

Intorno alle 10,30, l’adolescente è salito improvvisamente sul banco e in un istante si è lanciato giù. Nessuno, sorpreso dalla repentinità del gesto, è riuscito a fermarlo. Un volo di trenta metri che non gli ha lasciato scampo: è morto nonostante i tentativi di rianimarlo da parte del personale del 118.

E’ successo quando lo studente aveva appena finito il compito di greco. Il professore ha avuto un malore, ed è stato portato in ospedale. La vicepreside, raggiunta al telefono dalle agenzie di stampa, ha detto di "non sapere ancora perchè è successo: aveva appena finito il compito di greco, sì, ma non poteva certo sapere il risultato".

Disperato il padre del ragazzo, insegnante (di educazione fisica) al liceo, che davanti al cadavere del figlio ha urlato: "Perchè te ne sei andato, perchè? Signore, potevi prendere me". Anche la madre lavora nell’istuituto, come dirigente scolastica. Gli amici di scuola hanno già avuto un primo dialogo ccon un gruppo di psicologi. Alcuni di loro hanno accettato di commentare l’accaduto: "Era un ragazzo normale - hanno detto - non era depresso e non aveva mai mostrato segni di disagio: a scuola non era il primo della classe, ma non aveva grandi problemi". Gli allievi sono stati ascoltati anche dal pm, che sta cercando di ricostruire esattamente la dinamica e gli istanti che hanno preceduto il suicidio. Ascoltata anche la preside Cleandra De Camillo.

Lo scorso anno, sempre al Martino Filetico, una studentessa di quinta ginnasio è stata in bilico per un paio d’ore sul cornicione del bagno, minacciando il suicidio. A salvarla fu la prontezza di riflessi del carabinieri e dei medici del 118 che fecero irruzione nel bagno, bloccandola prima che potesse gettarsi nel vuoto.

(24 aprile 2009)