varie, 24 aprile 2009
FARE FERITE DI ARMA DA TAGLIO SUL CADAVERE DELL’UOMO, UN 70ENNE
Santo Domingo, ucciso un italiano
Sospetti su due dipendenti haitiani
Il licenziamento di uno dei due sottoposti potrebbe essere il possibile movente del delitto.  caccia ai due uomini
SANTO DOMINGO - caccia all’uomo a Santo Domingo dove è stato ucciso Pierluigi Maria Lucibello, un cittadino italiano di 70 anni residente nella Repubblica Dominicana. L’uomo è stata trovato morto morto nella sua abitazione vicino alla capitale del paese latinoamericano. Lo hanno reso noto gli investigatori locali, precisando che il corpo di Lucibello presentava diverse ferite d’arma da taglio. La polizia sta da ore cercando due dipendenti dell’uomo, entrambi di nazionalità haitiana, probabili autori del delitto.
IL LICENZIAMENTO POSSIBILE MOVENTE - «Sono stato sul luogo del delitto, avvenuto probabilmente nella serata di lunedì, anche se il corpo è stato scoperto ieri mattina», ha riferito l’ambasciatore italiano a Santo Domingo, Enrico Guicciardi, precisando di «aver incontrato il capo della polizia che sta guidando le indagini». «Lucibello - ha aggiunto Guicciardi - aveva un figlio che è stato avvertito e che nelle prossime ore arriverà a Santo Domingo». Il delitto è avvenuto nell’abitazione dell’uomo, presso un esclusivo complesso turistico ad un centinaio di chilometri da Santo Domingo. I principali sospettati sono due haitiani, il giardiniere e autista, Ane Petit, e un altro dipendente di Lucibello, Sandy Garcia. Entrambi sono latitanti. A quanto risulta dalle indagini preliminari, il movente potrebbe esser stata la vendetta per il licenziamento di Garcia, dal quale era sorta una disputa sul pagamento. La polizia ha ritrovato due machete ed un martello insanguinati vicino al luogo dell’omicidio, i quali - afferma la stampa locale - sono stati riconosciuti da una persona sentita dagli inquirenti come «molto simili» agli oggetti usati abitualmente da Petit nella sua mansione di giardiniere. Petit appare inoltre nelle registrazioni delle telecamere a circuito chiuso del residence allontanandosi la notte del delitto alla guida di un Grand Cherokee di proprietà di Lucibello, nel quale aveva previamente caricato svariati oggetti preziosi.
23 aprile 2009(ultima modifica: 24 aprile 2009)