J.F, Novella 2000, n. 18, 30/04/2009, pp. 28-29, 30 aprile 2009
Guai in Paraguay: il presidente-vescovo ha tre figli segreti. Guai in Paraguay. Fernando Lugo, ex vescovo sospeso «a divinis» per poter diventare presidente del suo Paese, due settimane fa aveva ammesso davanti alla nazione di essere papà di un bambino di due anni, Guillermo Armindo
Guai in Paraguay: il presidente-vescovo ha tre figli segreti. Guai in Paraguay. Fernando Lugo, ex vescovo sospeso «a divinis» per poter diventare presidente del suo Paese, due settimane fa aveva ammesso davanti alla nazione di essere papà di un bambino di due anni, Guillermo Armindo. Il piccolo è nato dalla relazione con una ragazza di 25 anni mentre Lugo era vescovo della Chiesa cattolica nella diocesi di San Pedro. La mamma, Viviana Rosalith Carrillo, ex alunna del vescovo-presidente, ha raccontato: «Sono stata sedotta con parole belle quando avevo solo 16 anni. Nel 2000 ero giovanissima e mi preparavo alla Cresima. Tutto era cominciato quando avevo portato della biancheria a casa sua. Gli ho chiesto se aveva bisogno di qualcos’altro e lui mi ha risposto: ”Sì, di te” ». Non solo: pochi giorni dopo Viviana, ecco spuntare un’altra mamma, Benigna Leguizamon, madre di un ragazzino di sei anni: «Tutto il dipartimento di San Pedro sa che il mio bambino è figlio di Lugo», ha giurato la ragazza di 27 anni. La donna ha raccontato di essersi rivolta all’allora vescovo, nel 2001, per chiedergli aiuto: «Fernando ha approfittato del mio stato di bisogno e mi ha chiesto di avere dei rapporti». La giovane ha poi rivelato che durante la campagna elettorale dell’anno scorso «mi hanno offerto denaro in cambio di una denuncia, ma ho rifiutato perché non volevo che si manipolasse il mio bambino». Dopo queste due ragazze-madri ne è spuntata una terza. Tanto da costringere il presidente del Paraguay ad accettare la richiesta di sottoporsi al test del Dna per accertare le sue responsabilità. «Agirò in linea con la verità», ha detto Lugo. Ma, dopo queste dichiarazioni, il potere del presidente è naturalmente entrato in crisi. Lugo, sacerdote dal 1977 e vescovo dal 1994, aveva vinto le presidenziali un anno fa guidando una coalizione di centrosinistra che aveva interrotto, dopo 61 anni, il dominio del Partito Colorado che, dal 1954 al 1989, aveva sostenuto la feroce dittatura militare di Alfredo Stroessner. E adesso? Lugo ha provveduto a un rimpasto di governo, sostituendo quattro ministri, con l’obiettivo, ha puntualizzato, di «dare un nuovo profilo» all’esecutivo. Da vedere se questo basta agli oppositori del presidente papà.