lettere, Corriere della Sera, 24/4/2009, 24 aprile 2009
In volo con la nuova Alitalia Scrivo in riferimento all’intervento di un lettore sui disservizi della nuova Alitalia ( Corriere, 20 aprile)
In volo con la nuova Alitalia Scrivo in riferimento all’intervento di un lettore sui disservizi della nuova Alitalia ( Corriere, 20 aprile). Viaggio con frequenza settimanale sulla tratta Lamezia Terme-Milano e dall’inizio dell’anno è un continuo disservizio: voli cancellati e ritardi sistematici di oltre un’ora. Prima almeno potevo optare per altre compagnie, con possibilità di scelta tra orari e tariffe. Ora, invece, è puro monopolio: o parti con Cai ai suoi prezzi (e con i suoi «capricci di orario» e cancellazioni) o rimani a terra. La sistematicità dei disservizi mi fa pensare che nel concreto la compagnia faccia partire i suoi aerei solo se pieni. Da mesi perdo molto tempo ad aspettare voli mai puntuali e a sperare sempre di non ricevere la telefonata in cui mi si dice «ci spiace, il volo è annullato». Siamo sicuri di aver fatto bene a salvare Alitalia (e Air One) in nome dell’italianità? Non sarebbe stato meglio vendere a una compagnia estera e non avere oltre al danno (i debiti addossati ai cittadini) anche la beffa di una compagnia non all’altezza. Concetta Carnevale