Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  aprile 29 Mercoledì calendario

«Credo, come Pier, che la famiglia sia la vera sicurezza di una persona. Con i bambini offriamo un’immagine bella e moderna», dice in questa intervista Azzurra Caltagirone, moglie del leader Udc Pier Ferdinando Casini

«Credo, come Pier, che la famiglia sia la vera sicurezza di una persona. Con i bambini offriamo un’immagine bella e moderna», dice in questa intervista Azzurra Caltagirone, moglie del leader Udc Pier Ferdinando Casini. E spiega la decisione di fare fotografare i piccoli Caterina e Francesco accanto al marito nei manifesti elettorali: «Ho vissuto tutto in maniera naturale. vero, sono molto protettiva con i bambini, ma la nostra è una famiglia unita, ognuno di noi viene coinvolto nel lavoro dell’altro. Non vedo nulla di particolare in questa scelta. Certo non avrei mai approvato se non conoscessi Pier e lui non fosse il papà che è. Ha un rapporto straordinario con i suoi quattro figli. un padre molto fisico e affettuoso. Ha una vera passione per i bambini: ci gioca, si rotola sul prato, è capace di trasformarsi nell’animatore del parco… Vederli sui manifesti con lui è normale». E Casini come marito, come si comporta? «Fa il massimo possibile nella sua condizione. Cambia i pannolini e si alza di notte, visto che Francesco dorme di filato solo da un mese. Ma non è una mamma due. I ruoli sono ben distinti. Sono io a volerlo. Se lui è bravo a giocare a calcio, a me spetta fare i bagnetti e infilare le perline». E in cucina? « negato, nonostante sia un’ottima forchetta. Aiuta solo a mettere i piatti nella lavastoviglie. Per il resto è autonomo. Si fa le valigie e mette a posto». In politica è sempre d’accordo con suo marito? «Ho rispetto delle sue idee. Nel 99% dei casi sono d’accordo, ma lo pungolo il più possibile sulla situazione delle donne. I politici non si rendono conto quanta fatica faccia una donna che lavori a crescere i figli. Soprattutto se non ha aiuti». Che cosa si augura? «Che i miei figli crescano in un Paese dove si affrontino i problemi, invece di discuterne e basta. Dove il quoziente familiare non sia solo uno spot elettorale».