Financial Times, 22 aprile 2009, 22 aprile 2009
Il piano di aiuti al settore dell’auto britannica non piace all’industria. Lo chiamano ”cash for bangers”, soldi per rottami, e il cancelliere Alistair Darling lo ha accettato a fatica
Il piano di aiuti al settore dell’auto britannica non piace all’industria. Lo chiamano ”cash for bangers”, soldi per rottami, e il cancelliere Alistair Darling lo ha accettato a fatica. Non piace all’industria perché prevede che i costi siano suddivisi a metà tra le compagnie automobilistiche e lo Stato, e riguarda solo le auto che hanno più di 9 anni. L’associazione delle aziende del settore ha aggiunto che gli inglesi non saranno tentate da uno sconto così ridotto e alcune auto rischiano di essere vendute in perdita. Poi l’80% delle auto vendute in Inghilterra sono prodotte all’estero, quindi l’industria nazionale rischia di beneficiarne pochissimo. Per non penalizzarle troppo il cancelliere ha evitato di chiedere che le auto acquistate debbano essere a basse emissioni, dato che le case inglesi producono auto più inquinanti delle aziende italiane, tedesche, francesi.