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 2009  aprile 22 Mercoledì calendario

SOLDI E STADIO ROMA TENTATA DAI TEDESCHI


Un anno fa la Roma era vicinissi­ma a George Soros. Dodici mesi dopo, una cordata che fa capo alla famiglia Flick, gli ere­di dell’impero Mercedes, potrebbe acquista­re la società giallorossa. Le prossime ore di­ranno se questa volta la trattativa andrà in porto o se, contando anche il tentativo della Nafta Moskva, nel 2006, arriverà il terzo cla­moroso no della famiglia Sensi.

La cordata vedrebbe la partecipazione an­che di un socio italiano e la supervisione di un agente Fifa, Vinicio Fioranelli. L’offerta, se­condo le indiscrezioni, non sarebbe lontana da quella fatta un anno fa dal fondo Soros: ben superiore, cioè, a 250 milioni di euro. Una trattativa vera, che potrebbe arrivare a se­gno in tempi brevi. Il gruppo avrebbe già allo studio un piano per la costruzione del nuovo stadio di proprietà, affidato allo studio di ar­chitetti tedeschi che ha curato l’impianto gio­iello dello Schalke 04, a Gelsenkirchen.

La Roma e la sua controllante, Italpetroli, hanno diramato un comunicato ufficiale, co­me previsto dalla Consob, precisando che «non è stato sottoscritto alcun contratto, avente ad oggetto la cessione della propria partecipazione in A.S. Roma, né è stato versa­to alcun corrispettivo in collegamento con accordi aventi tale oggetto». Tutto vero, per­ché la firma non c’è (ancora) stata. Però non deve sfuggire come la società giallorossa, al contrario di quanto avvenne più volte in pas­sato, ha negato solo la chiusura dell’affare e non la trattativa. E il ruolo di Unicredit? Nes­suno. Tanto che l’istituto di credito, principa­le creditore della famiglia Sensi, oggi chiede­rà chiarimenti.

Ieri il titolo Roma ha guadagnato il 19,45% a Piazza Affari. Il valore delle azioni giallorosse, al termine della giornata, era di 70 centesimi di euro. Negli ultimi trenta giorni, il titolo della Roma in Borsa ha su­bìto un rialzo del 20,38%; negli ultimi sei me­si, dell’11,41%.