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 2009  aprile 22 Mercoledì calendario

LA LOMBARDIA E LA LEGGE ANTI-KEBAB


Giro di vite in Lombardia per take-away, ke­baberie, ma anche gelaterie, pizzerie d’asporto, rosticcerie e piadinerie. Saracinesce giù tassativamente non oltre l’una del mattino. Posate e bicchieri usa e getta. Vietato consumare sui marciapiedi fuori dai locali. Pena sanzioni fino a 3 mila euro.

Era nata dietro la spinta della Lega, per arginare il «fe­nomeno kebab», i locali arabi aperti giorno e notte, a centi­naia solo nei capoluoghi. E per combattere «gli assembra­menti » sui marciapiedi, fuori dai ritrovi etnici. Ma sei mesi di revisioni hanno trasforma­to il progetto di legge «an­ti- kebab», per ammissione degli stessi esponenti della Lega, in un provvedimento punitivo per tutti gli artigiani del fast food. Oltre seimila in Lombardia.

La leggina, varata ieri dal Consiglio regionale, in soli sei articoli mette fine «al­l’anarchia del take-away». Im­pone limiti contro l’inquina­mento acustico. E orari rigidi, anche se non da coprifuoco come chiedeva una delle pri­me stesure del testo: «Con­sentita l’apertura dalle 6 del mattino alla una del giorno dopo – spiega Daniele Belot­ti, bergamasco e consigliere della Lega ”. I kebab fino ad oggi non avevano orario». La legge pone dei limiti ai quali solo i sindaci potranno dero­gare. «Uno strumento in più per la sicurezza», aggiunge il capodelegazione del Carroc­cio in giunta, Davide Boni.

Ma a far discutere è l’artico­lo 2-comma 2, che «vieta il consumo dei prodotti negli spazi esterni al locale». Cavil­lo necessario, come spiega il relatore della legge, Carlo Saf­fioti (Pdl), «per evitare che ta­li locali chiedano l’autorizza­zione ad installare un dehor». Non una panchina, né sedie o ombrelloni di fortuna. Com­ma necessario forse, ma an­che ambiguo quanto basta. «Serve ad evitare assembra­menti », dicono dal fronte Le­ga. «Penalizzante per tutti. Ci vietano pizza e birra – ag­giungono dal centrosinistra Carlo Monguzzi dei Verdi e Ardemia Oriani del Pd ”. Ve l’immaginate fuori dalla pan­zerotteria di Luini, dietro al Duomo, a mezzogiorno? O da Chocolat dietro alla stazione Cadorna, dove c’è la ressa in strada, inverno ed estate, di gente che gusta un cono di ge­lato?

Ci penseranno i vigili ad allontanare gli avventori?».

E mentre c’è chi si doman­da a chi toccherà vigilare, esulta il vicesindaco di Mila­no, Riccardo De Corato che da settimane tiene il fiato sul collo alle 350 kebaberie della città con un’azione congiunta di vigili dell’Annonaria e vete­rinari della Asl. Operazione che ha portato, non più tardi di una settimana fa, ad indivi­duare alla periferia Nord del­la metropoli un deposito abu­sivo di carne che riforniva da 3 anni i kebab di mezza regio­ne.